Virtus Roma Vs Sassari

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Tratto da all-around.net

 

Roma perde ancora contro una cinica Sassari

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ROMA – Una Dinamo Sassari cinica e spietata mata letteralmente l’ACEA Virtus Roma con la pazienza della goccia che scava la roccia cadendo sempre sullo stesso punto, per minuti, ore, giorni e secoli e probabilmente mette a serissimo rischio il traguardo post season per i capitolini.

Doveva essere una gara da punteggi elevati dove Roma avrebbe dovuto controllare il tiro mortifero dalla lunga degli ospiti mentre i sardi, a loro volta, avrebbero cercato di sopperire alla mancanza potenziale di chili e centimetri in area con la sagacia dei cugini Diener. E così è stato ma solo in parte perchè alla fine il tabellone dice uno scadente 68-72 a favore degli ospiti, segno che gli attacchi han quasi fatto cilecca ma tutto ciò perchè le squadre han cercato di annullare l’altra riuscendoci alla perfezione, concentrandosi proprio sui relativi punti forti altrui e lavorando sodo per annullarli.

Drake al tiro. Fotoinazione.it

L’ACEA ha decisamente impedito che la Dinamo di Meo Sacchetti centrasse a piacimento la retina dai 6,75 con una difesa molto accorta e giudiziosa su tutto il perimetro, limitando quindi gli Isolani ad un bruttino 26% finale dall’arco sporcando molte linee di passaggio e lavorando molto sugli aiuti a difensore battuto mentre sull’altro lato del campo e non solo, Sassari ha limitato molto il potenziale gap a rimbalzo perdendo la sfida solo di due unità, 39 a 37 per la Virtus Roma ed anzi, andando addirittura a prenderne ben 14 sotto il ferro avversario contro i 16 dell’Urbe.

Queste cifre direbbero quindi che è stata una gara in equilibrio per tutta la durata dei 40 canonici minuti. Invece no, a fine partita il computo delle valutazioni di squadra dice Roma 56, Sassari 73. Ma è stata una gara strana nell’andamento. Roma ha sprintato annichilendo nel primo quarto Sassari ma poi, mantenendo fede alle sue proverbiali sbadataggini ed inconcludenze psicologiche, ha allentato la morsa passando da un primo periodo letteralmente da applausi con zero palle perse e 3 recuperate ad un secondo quarto in cui ha dilapidato i 13 punti di scarto faticosamente ma meritatamente guadagnati e collezionando ben 9 perse: all’intervallo chi aveva dato, aveva dato e chi aveva avuto, aveva avuto senza trovarsi a Napoli e si ricominciava dal 41-41, incredibile ma vero.

Tripla doppia per Varnado. Fotoinazione.it

Ma ironia partenopea a parte, la sensazione avuta dagli spalti è che Sassari abbia attratto Roma nella sua trappola per catturarla senza pietà, senza grandi sussulti ma costantemente, senza pause dopo lo choccante 27-14 del primo quarto. Ed in questo che va applaudito Meo Saccheti, avendo trasferito ad un gruppo compatto il suo credo cestistico: pochi fronzoli, semplicità, essenzialità e convinzione nei propri mezzi. Ad inizio torneo la Dinamo era solita prendere discrete batoste in trasferta, spesso dopo inizi di match come quello visto questa sera al Pala Tiziano. Invece questa sera, come anche a Milano di recente, Sassari è partita con il piede sbagliato ma poi ha saputo riprendersi la gara puntando sulla dedizione in difesa, sulla voglia di lottare su ogni pallone scagliato verso il ferro avversario (vedasi alla voce “rimbalzi in attacco”, per l’appunto), sulla disciplina e sull’estro di qualche suo solista.

Certo, direte Voi, che bella forza quando hai dalla tua un certo Travis Diener, playmaker e leader in campo con i controfiocchi che detta i tempi, che riesce ad attirare fuori dalla tana Ragno Varnado (ottima la prova del centro virtussino stasera con tripla doppia), per poi mettere in condizioni la coppia che sembra uno scioglilingua, Hosley-Easley, d’infierire a canestro da fuori per il primo e di depositare facilmente al ferro per il secondo. Uno spettacolo assoluto il biondo playmaker ex Marquette (in tema di March Madness….), ed ex NBA a comandare, a dirigere ed a punire come e quando ha voluto.

Drake contro Dedovic.

E si badi bene che questa sera non c’è stata, come a Milano, la tripla inaspettata del Pinton di turno. No, c’è stata però un’idea di gioco, un progetto ben preciso che ha letteralmente fiaccato le certezze dell’ACEA possesso dopo possesso. Ecco perchè questa Dinamo può veramente fare ancora qualcosa di bello e d’importante oltre i Playoffs, lo merita Meo Sacchetti come allenatore poco reclamizzato ma maledettamente concreto come quando calcava i parquet di tutta Europa; lo merita la Diener’s connection, lo merita il roster intero di Sassari, lo merita un pubblico caloroso, bello e simpatico come solo chi vive in Sardegna riesce a trasmettere: a questa Dinamo Banco di Sardegna nulla è precluso se gioca così, dimostrando una maturità ed una disciplina in campo che possono generare grandi imprese.

Slokar a canestro. Fotoinazione.it

La Virtus Roma invece si lecca le tante ferite e forse dice addio ai sogni di gloria. E’ già svanito l’effetto Calvani ? Oseremmo dire di sì. Peccato perchè questo signore così pacato nei modi ma così serio, duro e deciso, dagli occhi fiammeggianti nei suoi timeouts, aveva ridato qualche gioia al popolo virtussino consegnandogli almeno due prove di spessore e contro signore avversarie, Varese e Siena. Adesso invece, dopo altrettante sconfitte e contro squadre assolutamente almeno sulla carta alla propria portata, siamo punto ed a capo, specie quando la palla è da piazzare nel ferro: fiammate improvvise fini a se stesse, confusione nei momenti importanti, assenza o quasi di un vero playmaking. Carenza di leadership quindi, carenza di personalità, carenza di saper mantenere la barra a dritta quando il vento sospinge in direzione opposta. Ma non era questa la stessa squadra che aveva strabiliato mentalmente contro Siena, non arretrando mai di in centimetro? Sissignori, è lei, ma è anche la stessa squadra che aveva beccato 3 giorni fa 50 punti all’intervallo a Cremona segnandone soli 32 e che oggi segna 27 punti in 10 minuti per poi metterne a segno solo 41 in 30 minuti!

Non ci sono mezze misure per questa Virtus: polvere, altare, polvere eppoi di nuovo altare per ricadere tra la polvere.

Easley fa la voce grossa. Fotoinazione.it

Eppure adesso che Varnado sta entrando in forma c’è anche gioco in area assieme a quello che produce Slokar (in verità senza grande energia ma lo sloveno è sempre stato questo, ndr), un gioco che dovrebbe punire i rosters avversari senza grande peso e statura ma anche questo sembra svanire con il passare dei minuti, e se mentre gli avversari hanno i cugini Diener che dettano legge con Hosley & Co., diventa molto dura se le tue bocche da fuoco principali, Datome e Tucker, falliscono la serata al punto tale che Dedovic la mette da fuori bene e meglio di loro (2/3 dai 6,75).

Così è, quindi. La sconfitta di questa sera potrebbe risultare per Roma fatale anche alla luce delle contemporanee sconfitte di tutte le dirette avversarie nella bolgia di centro classifica, e domenica si va a Cantù…

Primo periodo, Sacchetti parte con la Diener’s Connection più Hosley ed Easley con Plisnic, Calvani risponde con Varnado e Slokar più Datome, a dirigere c’è Gordic con Tucker a guastare. La Virtus parte a razzo, Cremona deve essere cancellata e forse Sassari ha un pò di ruggine addosso per la sosta. Per Roma ci sono 5 punti di Datome ed una spettacolare stoppata di Varnado su Plisnic con Gordic e Slokar a condire l’11-5 al 5° che spinge Meo Sacchetti a bloccare il ritmo degli avversari chiamando il timeout. I sardi sembrano mentalmente non in partita, all’uscita del timeoutperdono ancora palla e Varnado fa +8, imitato poi sempre da Slokar da lontanissimo, 15-5 al 6°. Drake va di tripla finalmente per i suoi ma è un fuoco di paglia, Slokar fa ciò che vuole con Vannuzzo e Datome fa un’altra tripla per il +12 per Roma, 20-8 al 7°. L’ACEA è una furia, perfetta quasi quando Dedovic ruba palla e mette il +14, 22-8. Sassari è in bambola, cerca di allargare il campo in attacco però non facendo girare a dovere la sfera s’infrange sulla difesa romana e, come se non bastasse, non morde in difesa, un solo fallo commesso nei primi 9 minuti! L’Urbe infierisce, tripla di Dedovic e riposo sul 27-14 con una genialata di Drake a filo di sirena, sembra che la scoppola di Cremona sia stata decisamente assorbita.

Hosley.

Secondo quarto, Meo è a dir poco contrariato in panchina, Sassari si scuote e compie un mini parziale al 3° di 4-8 grazie a Drake e Plisnic, 31-22. Maestranzi lascia spazio a Gordic ma adesso la Dinamo combatte meglio in difesa e l’ACEA accenna ad un rilassamento anche logico ma che risulterà fatale per le sorti del periodo e della gara stessa. E domina sotto le plance ma serve poco però dominare a rimbalzo se poi si sporcano le percentuali, i sardi ne approfittano e vanno sotto solo di 5 al 15°, 31-26 quando Calvani, decisamente inalberato, sculaccia i suoi nel timeout indispensabile a riprendere il filo del discorso. Kakiouzis riprende feelin’ con il canestro ma  Mordente si becca un antisportivo discutibile per bloccare Hosley in fuga: 2/2 dalla lunetta dell’ala e Plisnic da fuori, 33-30 e gara riaperta al 16°.  E lo è ancora di più quando Hosley la mette da 3: è ufficiale, Sassari è ritornata in se stessa. Poi Partenicò decide di bilanciare l’antisportivo dubbio fischiato a Mordente e fischia un tecnico a Devecchi, Tucker fa 2/2 dai liberi e Varnado corregge due errori di Datome da sotto, il predominio di Roma nel pitturato è imbarazzante. Travis con la specialità della casa, 39-36 al 18°, Calvani non è sereno, chiama tempo per ribadire che si deve difendere con la stessa intensità del primo periodo e negare tiri facili agli avversari. Ma al rientro in campo Sassari addirittura sorpassa l’ACEA grazie a due gioielli della Diener’s connection, adesso i sardi fanno il loro gioco, un ottimo run&shoot, lo stupore è dipinto sul volto dei tifosi di fede giallorossoblu mentre i dirimpettai ospiti sono in delirio, giustamente, e chi l’avrebbe detto all’inizio di questo quarto? Gordic ci mette la classica pezza, finisce sul 41-41 pari con Drake che becca il ferro allo scadere altrimenti Sassari sarebbe stata addirittura sopra di tre punti….Siamo alle solite, vero cara vecchia Virtus Roma ?  Da notare che le statistiche dicono che Tucker viaggia con un desolante -2 di valutazione mentre i cugini Diener insieme fanno ben 27 e Sassari ha fatto solo tre falli in venti minuti di gioco, strano ma vero. Punteggio alto, come nei pronostici ma come nel calcio, un tempo per uno, parità assoluta.

Lotta a rimbalzo.

Terzo periodo, la Dinamo riprende da dove aveva lasciato, 0-5 con solita bomba di Travis ma l’ACEA reagisce, Varnado e Gordic riportano la gara in equilibrio, 45-46 al 22°. I sardi sembrano non difendere ma poi complicano maledettamente la vita all’attacco avversario con raddoppi e rapidi scivolamenti sui blocchi. Tucker sbaglia la tripla con spazio, non da lui, mentre Hosley continua a non incidere. Dedovic rimette avanti i suoi ma subito dopo tecnico a Sacchetti, fallo secondo inesistente di Plisnic su Varnado che lo sta facendo ammattire. Tucker fa 2/2 (segna solo dalla lunetta stasera), poi Slokar viene beccato con un fallo in movimento. Protesta applaudendo la terna arbitrale, tecnico per lui ! Calvani è inferocito con lo sloveno, Hosley impatta dopo il libero di Drake, 49-49 al 25°. Adesso è punto a punto e Sassari aumenta il numero di falli a sfavore. Altro antisportivo, mah….Su Dedovic da parte di Pinton…Arbitraggio scadente, diciamolo mentre Dedovic fa 2/2 ai liberi e Tucker risbaglia da tre, incredibile ma vero anche questo. Hosley ed Easley ricuciono lo strappo, ancora parità al 28°, 53-53 e subito dopo Drake rimette avanti Sassari, 53-55. Rientra Datome, Dedovic va uno contro tutti e perde la sfera, dall’altro lato il figlio del coach dalla lunetta fa 3/4 e da il +5 di nuovo ai suoi. Ora è il turno di Roma essere in confusione, Maestranzi commette fallo in attacco, finisce 53-58 per gli ospiti un periodo tosto.

Ultimo periodo, Tucker si sposta letteralmente spianando la strada a Brian Sacchetti invece d’aiutare Datome, 53-60, +7 per Sassari. Roma continua lo

Ancora Hosley.

stato di confusione con cui ha terminato il periodo precedente, Sassari ne approfitta con Easley prima e dopo con Hosley da tre, +11 per Sassari 55-66 al 33°. Calvani chiama tempo dopo un canestro da due di Varnado ma l’aria è pesante per i padroni di casa, Sassari è in controllo e pare il pitone che aspetta d’ingoiare l’incauto topolino spintosi tra le sue fauci. Ancora Varnado al rientro in campo, 59-66, la palla sotto è un buon problem-solving per Roma adesso. Poi Tucker mette dentro il suo primo canestro su azione, 61-66 ma Hosley, decisamente sveglio ora, riporta le squadre a -7 al 35°. Dedovic la mette da tre, 64-68 e le cose si rimettono in riga per l’ACEA ma Tucker sbaglia l’ennesimo tiro dopo una persa di Drake ed allora ci pensa Travis, 64-70 al 38°. Si fa perdonare il colored di Roma, 66-70 ma la tripla che potrebbe rimettere tutto in gioco di Datome va fuori a 23″ dalla fine e Roma ha solo due falli di squadra. Calvani chiama tempo, fallo sistematico per i padroni di casa, ben tre i tre secondi di gioco, Travis va in lunetta e fa 1/2, 66-71 a 20″ dalla fine. Gordic fa canestro solo da due, 68-71 ad 8″ dalla fine, Sacchetti richiama tempo per disegnare un’altra rimessa che mandi Travis in lunetta che ripete l’1/2, 68-72 a 5″ e finisce così, Sassari sempre più stella del torneo e Roma di nuovo all’inferno.

Sala Stampa

Video Sacchetti, Calvani e Datome

Sacchetti

Il primo quarto è stato poco divertenete, se siamo secondi in classifica è perchè abbiamo del talento ma anche perchè abbiamo cominciato a difendere meglio, fuori casa è fondamentale saper difendere, poi si vede che i ragazzi stanno bene insieme ed è vero che si divertono giocando. Easley è entrato tardi in partita stasera, ha difficoltà ancora nei contatti fisici ed ha sofferto molto contro Varnado ma ha portato una bella ventata d’allegria e di tecnica che ci serviva, eppoi ha preso anche 5 rimbalzi. Adesso ci giochiamo le partite per piazzarci meglio nei Playoffs, domenica abbiamo Teramo e sarà una battaglia, dovremo sempre dare il massimo come stasera. E non fate i complimenti a me, fateli a questi ragazzi.

Calvani

Non credo sia giusto prendersela con l’asse del playmaking, è determinante che loro diano il loro apporto ma se non ci riescono dobbiamo trovare le contromisure. Per i troppi rimbalzi d’attacco…Che dire? A volte capita ma questa sera abbiamo concesso troppo, lo ammetto. Tucker stasera ha avuto sfortuna al tiro, non me la sento di condannarlo. Forse ci vorrebbe più energia ma che questa sera non abbiamo avuto per tutta la gara. Siamo partiti con una classifica difficoltosa, ci portiamo avanti questo fardello da quando sono arrivato ed andiamo avanti, cercheremo di far meglio nelle prossime nove gare che restano. Sicuramente l’amarezza è tanta, la squadra lavora, ha l’atteggiamento giusto durante la settimana però quel che serve me lo tengo per me, non punto il dito contro nessuno o meglio, lo dirò ai miei in settimana come sempre e magari a Voi a fine stagione, ma ora sto zitto e lavoro. Certo, il tecnico di Slokar che applaude l’arbitro in un momento complesso non deve accadere ma questo non è il motivo per il quale abbiamo perso. Ora avanti a testa alta, senza dar niente a nessuno.

ACEA Virtus Roma – Banco di Sardegna Sassari 68-72

Parziali: 27-14; 14-27; 12-17; 15-14

Progressione: 27-14; 41-41; 53-58; 68-72

Tabellini

MVP: Travis, fortissimamente Travis. Valutazione che dice 22 con ben 20 punti, 4 assist, 7 falli subiti. Fantastico nella gestione dei momenti topici, partenza diesel come tutti i compagni, arrivo in volata. Menzione anche per Drake (15 p.ti con 15 di valutazione, 44% da 3), ed un buon Hosley con 18 punti e 15 di valutazione, esattamente la stessa valutazione di un Easley silenzioso ma erosivo come la ruggine nei confronti dei lunghi di Roma. Sponda Roma, ottimo Jarvis Varnado con tripla doppia: 14 punti in carniere, 21 di valutazione e 10 rimbalzi.

WVP: Ci rifiutiamo di credere che questo Maestranzi, che becca -6 di valutazione questa sera, possa essere quello che ha convinto Pianigiani a portarlo in Nazionale. Purtroppo per lui però anche questa sera una prestazione nulla o peggio che nulla. Non che Gordic abbia strabiliato (3 di valutazione), ma Anthony Maestranzi non può essere quello che stiamo vedendo questa stagione a Roma.

Fabrizio Noto/FRED

L'MVP della gara, Travis Diener.