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PLAYOFF GARA 7

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Tratto da All-around.net

 

Roma supera Reggio Emilia in Gara 7 e vola in semifinale

Roma festeggia la Virtus a fine di Gara 7

Roma festeggia la Virtus a fine di Gara 7. Fotoinazione.it

 

Roma, 21 maggio 2013 – Alla fine la spunta Roma in Gara 7, una gara bella, vibrante, tesa e corretta come solo due buonissime squadre han saputo fare davanti ad una cornice di pubblico degna di una prestazione così avvincente. Uno spettacolo in cui Roma e Reggio Emilia han dato tutto quello che potevano e dovevano dare, prevale Roma perchè sfodera una gara di grande, grande cuore ma al tempo stesso anche una gara con la testa fredda, glaciale direi, trasportata di peso ad oltrepassare il filo di lana da un certo Phil Goss e da un incredibile Bobby Jones, una coppia raramente all’unisono in questa stagione ma assolutamente compatibili sui due lati del campo a battagliare contro una Trenkwalder convinta e decisa in tutti i suoi effettivi.

Taylor vs Taylor

Taylor vs Taylor

La squadra di Menetti, con al seguito un bellissimo e coloratissimo pubblico (a volte anche un pò troppo esuberante, in verità…, ndr), che si è impadronito di quasi un intero spicchio del Pala Tiziano, ha dato tutto e forse pure qualcosa di più questa sera per rendere realtà un sogno, quello cioè d’approdare in semifinale scudetto dopo 16 anni dopo l’impresa del ’97. Inutile scrivere che i biancorossi facessero leva sull’onda dell’epilogo dell’incredibile Gara 6 al Pala Bigi, quella che rimarrà negli annali per la prestazione favolosa dei 62 punti nei due quarti dopo l’intervallo lungo che aveva annichilito una Virtus Roma forse troppo presto, ed incautamente, certa di aver portato la pelle dell’avversario a casa perchè sull’onda di quella grande prova di carattere, la Trenkwalder appunto scendeva in campo con grinta e coraggio restando in gara per oltre 20 minuti (39-34), ma poi si arrendeva alla veemenza di un’ACEA Virtus Roma da corsa e da una difesa come ai bei tempi, proprio come accadde in campionato in ottobre, ed anche ai troppi errori compiuti nel cruciale terzo periodo, periodo che allargherà il divario a favore dei padroni di casa irrimediabilmente.

Ma in questa vittoria decisivo è stato a mio avviso il modo, l’intensità con cui Roma ha decisamente impedito alla Trenkwalder di poter tirare comodamente da tre, fattore determinante nella serie. La lezione di Gara 6 è stata così dura da mandare giù che la Virtus mollava la presa nella propria metacampo solo a pochi secondi dalla fine, a match ormai concluso, per il resto della gara i biancorossi emiliani dovevano veramente ricorrere al massimo della propria capacità di gioco per liberare i propri tiratori come nelle precendenti partite ma spesso senza riuscirci oppure tirando sotto una pressione incredibile.

Donnell Taylor al tiro

Donnell Taylor al tiro

Disinnescata quindi la principale arma da fuoco degli avversari, Roma poteva garantirsi corsa e transizione, il proprio pane quotidiano, allargando il divario in modo decisivo nel terzo quarto con un parziale neanche troppo pingue (18-8), visti anche i possessi sprecati o le solite azioni da fallo al tiro senza canestro che avrebbero potuto ampliare notevolmente il gap tra le due squadre, con Lawal protagonista in negativo ai liberi. Un buon J. Taylor, non ispiratissimo alla conclusione ma dedicatosi al puro gioco di playmakin’, riusciva così a disarcionare alla lunga uno strepitoso Andrea Cinciarini (MVP della serata nei numeri con 23 punti, 27 di valutazione, 2 assist e 4 rimbalzi), stroncando la resistenza dei vari Bell e D. Taylor apparsi questa sera un pò in crisi per un totale di 17 punti in due (5 per il numero 10 e soli 12 per il capocannoniere del Torneo regolare).

Una Roma quindi, alla fine del terzo periodo, in totale controllo grazie in particolar modo a Goss (14 punti per 23 di valutazione), e Jones (solo 9 punti e 16 di valutazione ma un impatto devastante in difesa), ma sarebbe ingiusto se non citassimo anche il solito Capitano, al secolo Gigi Datome, ed il positivissimo marine da complemento Brian Bailey assecondati da un presente ed attivissimo Gani Lawal il quale poteva rispolverare dal proprio repertorio, dopo diversi mesi d’assenza, un modo di chiudere lo spazio in area sotto il proprio ferro come si deve ed una effervescenza offensiva spumeggiante.

Davanti perciò ad una Virtus Roma così compatta in difesa e sicura in attacco, forse vista così per 40 minuti solo in Gara 2, l’ottima compagine di Menetti doveva arrendersi forzando troppi tiri, sbagliando anche canestri sotto il ferro già quasi fatti denotando un normale senso di smarrimento che aumentava possesso dopo possesso. A nulla valeva la fiammata d’inizio quarto periodo, 57-49 al 32° grazie a D. Taylor e Greg Brunner perchè subito dopo due canestri, guarda caso di Phil Goss prima e di Bobby Jones da tre ricacciavano indietro le speranze emiliane di provarci sino in fondo. Di fatto Roma controllava i restanti 6 minuti della sfida festeggiando a fine gara un traguardo agognato e meritato.

Un traguardo incredibile quindi, quello colto dall’ACEA, una semifinale voluta tra gli inceppi di una serie vischiosa e pericolosa contro una Reggio Emilia che se l’anno prossimo potrà tenere gran parte di questo roster, potrebbe veramente confermarsi a questi livelli.

Gani "Air" Lawal

Gani “Air” Lawal

Ma Roma questa sera festeggia. Certo, non si è vinto nulla ma è una festa di un popolo stanco di sconfitte e di bocconi amari, di un popolo che si riscopre amante della propria squadra di basket e che ha capito il grande lavoro svolto dallo staff messo in piedi dall’ing. Toti, croce e delizia di questi anni di storia Virtus. Arrivare così in alto, sentirsi cioè al pari di corazzate autentiche come Cantù e Varese, per non parlare di Siena o Milano, è veramente motivo di grande orgoglio e di fierezza. Un traguardo veramente difficile da pensare in quel caldissimo pomeriggio di fine luglio 2012, data del primo giorno della nuova Virtus Roma salvata dal fallimento, con quei ragazzi così sorridenti e giovani come Jordan Taylor, Olek Czyz o Gani Lawal a farsi fotografare un pò anche increduli e non consapevoli di cosa avrebbero potuto far provare ai propri tifosi.

Va bene così dunque ma, attenzione, perchè questa squadra ha tra le proprie fila un ragazzo che si chiama Gigi Datome, un campione vero, un trascinatore autentico ed è guidata da un signore silenzioso e distinto che non hanno nessuna intenzione d’arrendersi proprio adesso: Cantù, la sua storia e la sua forza come roster, il suo straordinario pubblico lo sappiano che sarà una serie dura e difficile e che avere la vita facile contro Roma sarà impresa ardua.

 

 

La cronaca.

Primo periodo, Menetti va sul classico con Brunner, Slanina, Cinciarini, D. Taylor ed Antonutti mentre Calvani risponde con Datome,

D. Taylor vs Datome

D. Taylor vs Datome

Lawal, Jones, J. Taylor e Goss, anche lui non inventa cose particolari. Il frastuono è assordante grazie anche alla bella presenza del pubblico reggiano giunto a Roma con ogni mezzo. La tensione è elevata, molti contatti duri ma gli arbitri fischiano giustamente anche i sospiri. Roma prova a correre ma al 3° è solo 2-0 per un rimbalzo offensivo di Lawal. Brunner rimette a posto le cose sempre da sotto eppoi D. Taylor mette dentro la prima tripla della Trenkwalder, come spesso accaduto nella serie. E subito anche Cinciarini, 4-8 al 5° mentre Roma perde già 4 possessi. J.Taylor da tre, decide di mettersi in gara e subito dopo vola a canestro in contropiede e subisce fallo ma non converte il potenziale gioco da tre ma Roma è in parziale aperto di 5-0 al 6°, interrotto da Cinciarini, 9-10. Entrano Filloy, Bell e Cervi per Menetti che protegge Brunner con due falli. Anche Jones da tre, Roma sembra precisa da tre ma Reggio non scherza, sempre Cinciarini da tre, 12-13. Lawal prende un rimbalzo su errore di Datome ancora fuori gara come Goss, Cervi invece schiaccia con fallo di Datome e converte, 14-16. Bailery in campo per Goss mentre Datome s’iscrive a referto, 16-16 all’8°, che tensione ragazzi! Finalmente Bailey penetra, c’è quasi spesso su di lui, fallo e buono ma sbaglia il libero aggiuntivo. C’è anche Jeremic ma Roma difende bene, stenta ad innescarsi il tiro da fuori per i biancorossi. Bailey va di lunetta per il quinto fallo di squadra di Filloy. Ci sono anche D’Ercole e Lorant ma Cinciarini da spettacolo, serve un assist al bacio per Cervi ma Roma ora è sopra di 4, 22-18. C’è anche Czyz che mette in crisi il giovane lungo reggiano, si vede. Jeremic pasticcia in palleggio ma viene graziato dalla terna, passi di Cervi ed ultimo tiro per Roma a 9” ma la tripla di Goss dallo spogliatoio dopo l’entrata bucata di J. Taylor va a vuoto, finisce 23-18 con Roma che sta difendendo meglio dal perimetro e Reggio che sembra soffrire la bella difesa romana.

 

Goss vs Jeremic

Goss vs Jeremic

Secondo periodo, c’è Bailey su Cinciarini. Brunner si beve Czyz come spesso visto in questa serie ma Bailey c’è stasera per l’ACEA, penetra e segna, bravo perchè legge bene lo spazio che ha e lo sfrutta a dovere, 25-20 al 12°. Sempre Cinciarini, che fa a pezzi la difesa romana, bravo pure lui. Passi di D’Ercole, entra per lui J. Taylor ma Brunner insiste, non perdona. Goss fa buono più libero, 28-24 ma Calvani lo toglie per Bailey, ispiratissimo stasera. Bell segna il primo canestro dopo l’ennesimo rimbalzo in attacco di Reggio, in questo Roma deve migliorare perchè gli ospiti sono motivatissimi. Datome segna e dopo toglie la luce a D. Taylor, Menetti chiama tempo ma i suoi sembrano un po’ con il fiatone, 30-26 al 15°. Riecco Jones in campo, J. Taylor perde possesso ma per la seconda volta di fila D. Taylor perde il possesso per infrazione di 24”, ancora bene in difesa Roma. Poi Cervi stoppa Lawal, bravo e dopo prende il rimbalzo sulla testa dello stesso centro nigeriano, 30-28. Datome rimette Roma a +4, 32-28 e Menetti toglie un Bell poco incisivo per Filloy. Reggio fa fatica a sparare le bombe da tre poi Datome schiaccia in testa a Cervi! Spettacolare….D. Taylor fa una magata dopo aver perso il possesso, che numeri si vedono adesso e Datome ancora da tre. Beh, c’è veramente una gara bella, vibrante e spettacolare, l’unico che sembra a corto di ritmo è Troy Bell che fa passi, Menetti decide di parlarsi su al 19° con Roma sopra di 7, 37-30. Al rientro in campo c’è la zona di Reggio e Goss penetra ma la sua lacrima non becca nemmeno il ferro!?!? Ma Cinciarini è monumentale, due canestri dopo un tiro di Lawal nel pitturato ed è un finale di periodo sul 39-34. Roma fa una difesa positiva (finalmente), sulla linea da tre e la Trenkwalder è molto ma molto meno fluida quando viene messa nelle condizioni di non sparare con tranquillità dalla lunga come accaduto per tutta la serie. Bene il giovane Cervi, una lieta sorpresa ed uno stratosferico Andrea Cinciarini ma sostanzialmente Roma merita il vantaggio per come ha dimenticato l’inerzia perniciosa di Gara 6, bravi Goss, Bailey e Datome, Lawal essenziale. Si prevedono comunque un terzo e quarto periodo avvincenti, due squadre che meriterebbero entrambe di passare.

Terzo periodo, Menetti riparte con il solito startin’ five e Calvani pure. Jones si mette sulle orme di Cinciarini che perde palla ma Goss

Bobby Jones

Bobby Jones

pure, incredibilmente. Ma è la serie di Jones, tripla, 42-34 per Roma al 22°. Lawal stoppa D. Taylor e corre sull’allungo di J. Taylor ma subisce fallo, due liberi ed è 2/2, 44-34. Reggio è in confusione, D. Taylor perde possesso e Menetti deve chiamare tempo perchè i suoi subiscono l’ennesima 4×100 romana con Lawal che risubisce fallo in entrata senza metterla dentro con il centro che stavolta fa 0/2. C’è Bell e Filloy per i reggiani ma le cose in attacco per gli ospiti non cambiano, Brunner scarica in tribuna la palla, rottura prolungata della Trenkwalder. J. Taylor va in lunetta ed è massimo vantaggio ACEA, 46-34. Bell va di tripla, si sveglia lui e Reggio ed è 46-37 ma Goss lo imita, 49-37, Roma non perde un colpo. Bell cerca di riprovarci ma perde possesso e J. Taylor punisce la zona biancorossa, 51-37 e l’Urbe vola al +14. terzo fallo di Jones e fuori anche J. Taylor, per lui c’è Bailey e Lorant. Ed il neoentrato in maglia ACEA prende un rimbalzo salendo al primo piano del Pala Tiziano…Cervi fa fallo in attacco e subito dopo Goss serve Lawal per il piatto forte della serata, schiacciata del centro al volo, fantastico, 53-37 al 26°!! Menetti deve bloccare l’emorraggia, i suoi ragazzi han messo dentro solo 3 punti in 7 minuti di gioco e di fatto con un invenzione di Bell da tre. Al rientro Filloy buca una tripla con chilometri di spazio, segnale forte e Lawal rischiaccia, 55-37, siamo a +18 come due giorni fa….Ma Reggio adesso è scomparsa dal campo, Cinciarini non la mette dentro in entrata e Brunner fa fallo di frustrazione su Lawal spedendolo filato filato in lunetta che rifà 0/2, rimbalzo di Lorant ma J. Taylor perde il possesso per doppio palleggio. Entrano Jeremic e Silins per Reggio e Cinciarini rivede la luce in penetrazione essendo uscito Lawal. Datome fa 2/2 ed è ancora +18 sul 57-39. Ed è ancora, fortissimo, Andrea Cinciarini, buono più fallo per lui, 57-42. D. Taylor commette fallo in attacco spingendo la piattola Bailey da sé, termina con Roma all’ultimo tiro fallito da J. Taylor ma è un periodo che potrebbe fortemente incidere sull’esito della sfida, parziale devastante di Roma da 18-8 ma ci sono ancora dieci, lunghissimi minuti perchè Reggio non muore mai.

Brian Bailey in entrata

Brian Bailey in entrata

Ultimo quarto, Reggio non ne vuol sapere di mollare, tripla di D. Taylor al primo possesso. Datome perde palla e sul ribaltamento gli ospiti si mangiano un canestro comodo comodo…Infrazione di tre secondi per Lorant, Roma adesso stenta in attacco. Brunner segna, 57-47 al 32°, bene Reggio, reagisce da grande squadra e nel mentre Calvani rimette Jones per Lorant e J. Taylor per Bailey, un po’ persosi in questo periodo. Goss sbaglia, contropiede ed ancora Brunner, 57-49 ma Goss segna per Roma e subito dopo ancora Jones, ancora da tre, pazzesco….Roma respira, l’incubo del Pala Bigi è sempre presente. Datome sbaglia una tripla che di solito mette dentro e Jones commette a rimbalzo fallo, è il suo quarto fallo al 34°. La Trenkwalder sembra essersi fermata in attacco, riecco Cervi per Antonutti mentre J. Taylor ha due liberi per fallo subito da Bell in entrata, D. Taylor, ancora lui ma da due, 64-51 ma subito dopo Datome stoppa lo stesso Donnell, che sfida ragazzi! Jones forza da dentro, male e Bell sbaglia ancora e Silins fa un cross dalla lunga inguardabile. Gli emiliani si rimettono a zona e Lawal mette dentro un canestro dalla media, Roma ha un’intensità visto poche volte in questa serie ed a sprazzi. Menetti chiama ancora tempo, -15 a 4’11” dalla fine, se non accade l’incredibile….E non accade, Cervi sbaglia un gancio e sul contropiede romano Bell spende un fallo per bloccare Goss ed +17 Roma. Quarto fallo per Datome che, ovviamente, per contenere D. Taylor le prova tutte ma proprie tutte. Ma Reggio è in rottura, Bell da tre non la mette dentro e subito dopo si chiude la gara con un fallo antisportivo, molto ma molto veniale, fischiato a di Lawal su Filloy che prima subisce fallo e dopo reagisce. Il centro, come al solito, fa 0/2 ma il gaucho fa 2/2 e dopo D. Taylor fa un canestro, 68-55 ma il pubblico di Reggio comincia a gettare in campo oggetti, che brutto spettacolo…..Arriva la forza d’ordine e le cose si placano. Goss fa 2/2 70-55 ed è finita al 38°. Brunner fa addirittura 0/2 da sotto, solo….E’ finita, Datome schiaccia ma la Trenkwalder ha messo paura, eccome, a questa bella Virtus che vola in semifinale, un sogno che s’avvera. Finisce con il pubblico reggiano che continua a buttar qualcosa in campo, incomprensibile, e termina 72-59.

Sala Stampa

Menetti

Innanzitutto scusate il ritardo, ho voluto salutare i miei ragazzi ed i tifosi arrivati sino a quà. Che dire? Parto da due cose, per prima cosa l’esodo dei nostri tifosi, un feeling che ci ha portato a fare due stagioni fantastiche, sia questa chiusa oggi che l’anno scorso. Seconda cosa complimenti a Marco Calvani, se lo merita, persona seria e corretta, gli auguro che resti quì a vita e credo ci ci stia tanto per tanto tempo alla guida dell’ACEA grazie a questo risultato, eppoi bravi loro, complimenti, ce le siamo date di santa ragione ma sempre in modo leale. La gara….Abbiamo costruito bene a mio avviso ma stasera la palla non entrava, forse la migliore a mio avviso ma sarà un’annata splendida comunque questa e ce lo ricorderemo a lungo. Ma l’anno prossimo dovremo riprendere con umiltà, sono reggiano e dobbiamo restare quelli che siamo, umili, così faremo bene anche l’anno prossimo. Comunque stasera Roma è stata più brava di noi ed a loro vanno i miei complimenti e voglio sottolineare come ci sia stato rispetto e stima fra le due squadre, tra noi dalla panchina e loro, abbracci ed incoraggiamento a fine gara stasera, è bello vivere lo sport così. Sì, forse avremmo potuto passare ma va bene così, abbiamo dato molto del meglio che potevamo fare, potevamo fare meglio Gara 2 o Gara 4 e guardo la mia annata, siamo una neopromossa, più di così non potevamo fare, abbiamo giocato sulle motivazioni e sulla dedizione e non posso recriminare su nulla. Autocritica sì. Io sono giovane e lo farò, lo devo fare, rivedrò la gara di stasera con calma e cercherò di capire dove e cosa abbiamo sbagliato nonostante l’avessimo preparata al massimo. Dopo la Coppa Italia siamo cresciuti molto, abbiamo avuto la consapevolezza della nostra forza perchè ho dei ragazzi che mi han capito anche quando sbagliavo. Siamo orgogliosi del cammino fatto, non siamo felici ma siamo soddisfatti. Ottima la stagione del Cincia ma ci sono anche altri ragazzi molto ambiziosi come Antonutti, Brunner e Filloy, li avevo a Montegranaro e so quanto sono forti di testa e dobbiamo ripartire l’anno prossimo con la stessa umiltà e voglia di fare ma si riparte per la salvezza, poi si vedrà. Per chiudere, è colpa mia se non sono riuscito ad esprimermi correttamente sul fatto di Datome tutelato, avevo espresso male un concetto e mi scuso, Gigi è un grande campione e si merita la stima ed il rispetto di tutti.

Datome

Abbiamo ucciso il nostro mostro a tre teste Reggio Emilia, è stata una serie allucinante, contro una grande squadra e non

Un grande Gigi Datome

Un grande Gigi Datome

dimentichiamo che Roma è partita in tono minore con pochi soldi e poco budget ed ora siamo quì, in semifinale ed in Europa e stasera e la serata più bella della mia vita cestistica. Ma voglio fare i complimenti ai ragazzi di Reggio, sono stati degli avversari fortissimi, duri ma leali, sono fiero di averli incontrati e felice di d’averli battuti. Son rimasto male sul “Datome tutelato” perchè non si riconosce il sudore e la fatica che ho buttato in questi anni per arrivare quì ed in questa serie ma capisco che Menetti avesse qualcosa da dire per scuotere i suoi visto che gli ho rifilato 20 punti a gara.. Siamo contentissimi, forse troppo entusiasmo stasera manco avessimo vinto l’Eurolega ma va benissimo così, una notte così i nostri tifosi se lo meritavano da tanto tempo. Poi….Il presidente di Reggio avrebbe dovuto evitare di dire che avrebbe fatto la semifinale lui ed io in Sardegna in vacanza, ecco (mostra un foglio stampato), adesso ci andrà lui e noi andiamo a Cantù. Poi su Andrea Cinciarini, sono stato zitto anche per un gioco psicologico ma lui si era scusato sin da quando è accaduto lo scontro fortuito con Jordan in Gara 1 ed è stato tutto un caso il naso rotto. Per il resto….Siamo in Europa, siamo troppo contenti, non capita spesso e voglio applaudire il nostro gruppo, siamo arrivati terzi perchè tutti sanno cosa possiamo fare. Bobby ad esempio, incredibile stasera, mi ha dato una grossa mano su Donnell Taylor…Bailey che si è inserito alla grande….Petar Lorant….Tutti, tutti, siamo un gruppo fondamentale, le gare negative capitano a tutti, stiamo bene ed andiamo avanti adesso e sotto con Cantù.

 

Calvani

Panchina Roma 2012-13

Panchina Roma 2012-13

Innanzitutto fatemi dire che Reggio è stata un’avversaria degnissima, credo che abbiano fatto un ottimo lavoro, avevano allestito una grande squadra nonostante sia una neopromossa. Ad esempio l’asse Cinciarini- Brunner è un duo importante, tenere Donnell Taylor è stato un grande colpo e dissento che Roma avrebbe dovuto passeggiare, questa Reggio è una signora squadra con un progetto alle spalle serio ed il futuro sarà per loro positivo. Noi siamo troppo contenti, non dimentichiamoci da dove siamo partiti, arrivare tra le prime quattro d’Italia, semifinale di Coppa Italia….Abbiamo anche rischiato puntando sull’asse play-pivot con un rookie totale e l’altro alla sua prima vera esperienza in Italia e siamo andati oltre le più rosee aspettative. Un ringraziamento poi all’ing. Toti che dopo tante stagioni ha avuto coraggio di crederci ancora, ci ha creduto invece che chiudere tutto ed è suo merito se siamo tutti quì, noi e voi ed i tifosi che ci han sostenuto in modo fantastico. E credo che lui si sia ripreso tante soddisfazioni, diamo anche i meriti allo staff intero, sono stati molto bravi perchè ci siam sempre confrontati…Ad esempio non tutti erano daccordo sulla difesa da dietro su Cinciarini sul pick’n'roll ma perchè volevo “distrarlo”, volevo che lui si coinvolgesse e disinescasse quindi gli altri, i ragazzi non erano convinti ma mi han dato retta ed eccoci quì. Ultima cosa, pubblico splendido, grazie veramente, ci ha dato un entusiamo notevole e quando la squadra va bene fa un piacere enorme. Ho trovato grande sostegno anche quando abbiamo perso e la cosa mi ha fatto piacere, è stato bello arrivare sino a quà. Abbiamo lavorato sodo ma sono fortunato, con questi ragazzi è molto bello lavorare, di giocatori ne ho visti tanti ma questi sono..Speciali, sì…Lo devo dire seneramente. C’è gente d’esperienza come Goss ad esempio ma c’è anche un Taylor ambizioso e fortissimo dentro con tanta “arroganza positiva”, quello che volevamo. Abbiamo avuto momenti anche difficili ma ci siamo ritrovati accomunati sul lavoro da portare avanti, un lavoro svolto durante la settimana intenso e con grande dedizione. Dopo Gara 6 non ho detto nulla, non potevao dire nulla, dovevo dargli fiducia e ricordargli che per 27 minuti avevamo fatto una gara splendida e che avevamo fatto un lavoro incredibile. Nella seconda parte del torneo ci eravamo un pò sfilacciati, in questa serie abbiamo ritrovato il filo difensivo e filosofico che ci spinge sempre a dare il massimo uno per l’altro, quello che ci ha fatto arrivare al terzo posto. Cantù adesso…Beh, una squadra tosta, esperta, sarà una sfida che ci avvantaggia perchè avremo il vantaggio del fattore campo ma nulla più….Cosa dire su Jones? Ha fatto quello che ci aspettavamo, un americano che ha fatto l’americano, quello che doveva fare. Ho avuto dei momenti di crisi con lui come sapete come in Gara 1 che ha fatto 4 minuti in campo. E’ un ragazzo che forse avrà capito cosa fare. Ora dobbiamo riposare e recuperare e preparare Gara 1 contro Cantù, giovedì faremo l’allenamento più duro eppoi ci vediamo venerdì sera !!

 

ACEA Virtus Roma – Trenkwalder Reggio Emilia 72-59

Parziali: 23-18; 16-16; 18-8; 15-17

Progressione: 23-18; 39-32; 57-42; 72-59

Tabellini

MVP: Goss griffa una partita intensa nella quale disegna basket, coadiuvato da Jones che stronca qualsiasi attaccante gli capiti a tiro. Applausi veri ad Andrea Cinciarini, abbiamo finalmente un playmaker italiano degno di questo nome ed anche a Riccardo Cervi.

WVP: in una gara come questa, in una sfida durissima ma leale come questa, come si può dire chi non abbia brillato???

 

Fabrizio Noto/FRED

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