-Fotoinazione.it di Antonio Alfieri

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Serie A Virtus Vs Brindisi

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Tratto da all-around.net

 

Roma interrompe la striscia negativa battendo Brindisi, terzo posto salvo!

Lo scatenato Gibson contro Gani Lawal. Fotoinazione.it

Lo scatenato Gibson contro Gani Lawal. Fotoinazione.it

 

ROMA – Non ingannino i sei punti finali dello score a favore della Virtus contro Brindisi, la cosa più bella della mattinata romana per i suoi tifosi nell’anticipo televisivo offerto come consuetudine agli spettatori amanti del basket. Roma ha vinto, viva Roma ma al 30° il punteggio era inequivocabile e dava ragione, da vendere anche, alla squadra viaggiante che si permetteva il lusso di gestire i restanti dieci minuti di gioco con ben 9 punti di scarto e dopo averne addirittura avuti ben 12 al 28°, dopo l’ennesima bomba di un Gibson mi-ci-dia-le (57-69).

Il simpatico striscione dei tifosi capitolini per ricordare lo scudetto di 30 anni fa.

Il simpatico striscione dei tifosi capitolini per ricordare lo scudetto di 30 anni fa.

Delle prodezze della guardia di West Covina diremo dopo, per narrare però di questa gara allo scopo di quantomeno decodificarla prima d’archiviarla e regalarla ai posteri, non possiamo che cominciare da un terzo periodo che recitava un perentorio quanto incredibile 22-34 in favore dei ragazzi in maglia azzurra con bordi bianco-arancio che, nella giornata in cui la Virtus Roma di oggi celebrava gli eroi dello storico, primo scudetto di 30 anni fa contro Milano (premiati Bianchini, Gilardi, Timò, Sbarra e Castellano protagonisti di quello storico 21 aprile 1983), regalava con quei colori tanto cari ai vecchi ed ingrigiti tifosi di oggi una parentesi d’indicibile lezione di basket moderno agli avversari.

Ma cominciamo dal principio. Dopo un primo periodo durante il quale Roma consegnava alle cronache la solita partenza indolente, esplicatasi con un gioco offensivo involuto ed aggrappato a qualche invenzione di troppo del fresco riconfermato Taylor (buona sostanzialmente la prova del rookie, 12 p.ti e ben 7 assist serviti ai compagni con 17 di valutazione), con qualche errore marchiano però in penetrazione ed al solito Lawal (il migliore dei suoi numeri alla mano: 19 p.ti, 10 rimbalzi e 26 di valutazione), da 3/3 ma soprattutto caratterizzata da una difesa poco arcigna ed attenta come da recentissime esibizioni esterne, il risultato premiava Brindisi sul 18-20 a proprio agio, sciolta e snella e senza tanti fronzoli nella testa. Forse le recenti batoste avevano avuto l’effetto di frenare Datome & Co., fatto sta che nel secondo parziale i ragazzi di Calvani riuscivano a mettere il naso avanti grazie al vero MVP della sfida, Lorenzo D’Ercole ed alla scelta dello stesso coach capitolino di provare a guastare i piani bucchiani con una zone-press guidata in prima istanza dalla guardia toscana, principale eversore ora di Reynolds, ora di Fultz e financo di Bum Bum Gibson che però dava il primo vantaggio nella sfida solo al 16° e grazie a Taylor (32-31), chiudendo poi lo stesso parziale avanti ma solo per merito di una estemporanea tripla di Phil Goss sul 41-38.

A farla breve, in casa ACEA molta confusione in fase di possesso con i soliti primi piatti espressi fatti di tiri non

Taylor in entrata. Fotoinazione.it

Taylor in entrata. Fotoinazione.it

precisamente cercati con cura e diverse forzature con un Gigi Datome da 1/4 da tre e, come a Varese ed a Sassari, troppe amnesie a difesa del proprio cotone. In questo acquitrino d’incertezze, i pescioni brindisini sguazzavano a proprio piacimento. Una squadra come quella di Bucchi, come dicevamo ieri a presentazione della gara di oggi, costruita per mordere poco ma per cercare di stroncare gli avversari sul ritmo e sulla corsa non avendo un vero e playmaker “fidato”, era come stendere un velo rosso al cospetto di un giovane toro. Libera da doveri di classifica, la simpatica e bella anche a vedersi compagine pugliese guidata dal solito pimpantissimo Piero Bucchi (con al seguito un colorito e compostissimo drappello di fedelissimi), trovava fiducia addirittura dal fondamentale che quest’anno spesse volte ne ha tarpato le ali, il tiro da tre. E se al fischio d’inizio del match la sua statistica recitava 33% dalla lunga, alla fine del secondo periodo la tabella dei numeri diceva addirittura 50%, esattamente come per i padroni di casa, colpa anche di un ACEA poco attenta dal perimetro. Paradossalmente (e di paradossi in questa gara ne ho visti diversi), un ENEL equilibrata nella distribuzione dei punti (a fine gara saranno ben 5 i giocatori in maglia azzurra in doppia cifra, altro dato poco confortante per la difesa romana), ma poco incline ad una difesa attenta, faceva capire che se la Virtus avesse voluto far sua la posta avrebbe dovuto cambiare radicalmente registro ad inizio terzo periodo. Domanda: si può essere sopra di soli tre punti con Brindisi già ad 11 palle perse ed una sola recuperata?

Viggiano. Fotoinazione.it

Viggiano. Fotoinazione.it

Ma eccoci al terzo periodo. Pronti, via e Gibson cominciava il suo show personale, saranno 18 i punti nel periodo della guardia americana in un crescendo rossiniano. Una vera e propria mitragliatrice, da ogni posto e per tutti i gusti, contagiando anche un Reynolds poco in evidenza sino a quel momento ed un Robinson gasatissimo ed ispirato, non dimenticando Matteo Formenti. Roma barcollava, letteralmente, come il classico pugile che incassa senza capire da dove arrivano i pugni e che cerca disperatamente di resistere generando orripilanti fasi offensive e doppi possessi agli avversari, senza dimenticare il troppo spazio concesso al tiro agli avversari, a proprio agio nel catch&shoot più forsennato visto quest’anno al Pala Tiziano. Forse anche Calvani andava in bambola non rimettendo subito in campo D’Ercole, l’unico del settore guardie a provare ad arginare fattivamente le sfuriate dell’incredibile Gibson, ma cosa fare se la guardia brindisina la metteva dentro da due metri prima della linea da tre punti? Per fortuna dei capitolini l’orgoglio e la rabbia prevalevano sull’istinto di mollare, visto di recente troppo sovente ed un quarto periodo da difesa serrata (finalmente..), e qualche scelta offensiva più appropriata assieme ad un Datome in gran ri-spolvero davano la parità al 35° (78-78), con lo stesso Capitano, per poi allungare grazie ad una tripla dell’MVP D’Ercole e dello stesso Gigi, costringendo l’ENEL ad un innaturale periodo da soli 10 punti all’attivo.

Lorant vs Grant

Lorant vs Grant

Festa sugli spalti, terzo posto per il momento salvo ma un’ACEA da rivedere. Troppo svogliata in difesa, troppo casinista in attacco se vogliano banalizzare e che deve correre ai ripari se non vuole perdere la terza piazza in graduatoria perchè un passo falso a Biella od in casa contro Montegranaro ed addio sogni di gloria. Certo, perchè anche contro una Biella ormai in saldo ed una Montegranaro mentalmente like Brindisi, se gioca così male sui due lati del campo per tanto tempo si corre il rischio di perdere contro chiunque. Male complessivamente il reparto dei lunghi eccezion fatta per il solito Lawal e per Lorant: Czyz assente ingiustificato mentre Jones, ormai quasi battezzato da mezza Lega A al tiro, alterna una cosa interessante a due o tre fesserie imbarazzanti per un ragazzo non più di primo pelo.  Da ritrovare quindi a tutti i costi l’identità difensiva di questa squadra che non può giocare a chi segna un canestro di più, specie se tra poco dovrà affrontare presumibilmente Siena o Milano. Rimettere quindi la barra su “massimo 70 punti al passivo” sperando che giunga un rinforzo per un roster che, ad onor del vero, inizia ad avere anche tanti chilometri sul cruscotto.

Brindisi invece esce a testa alta ma conferma i suoi limiti. Sul più bello nessuno a guidare i possessi in modo lucido e se la salva del tiro da tre non paga, è notte fonda perchè la difesa non può essere il marchio identificativo di gente come Simmons, Reynolds o Gibson. Un plauso comunque a Piero Bucchi, secondo anno in Puglia e salvezza centrata e chissà se l’anno prossimo qualcuno non si lascia ingolosire dagli euro facili oltralpe.

Datome ai liberi. Fotoinazione.it

Datome ai liberi. Fotoinazione.it

Andiamo alla cronaca.

Primo periodo, Calvani da fiducia a Czyz mentre Bucchi va sul classico andante con i 4 americani più Viggiano (anche se Simmons ha il passaporto bulgaro).  Roma attacca il ferro subito ma fa solo 1/3 con Lawal mentre Goss e Czyz vanno a vuoto. Dall’altra parte Viggiano ricomincia come all’andata, subito da tre ed anche Robinson la mette dalla lunga, alla faccia del 33% di squadra. Viggiano in contropiede, Datome su assist di Czyz, sempre poi Simmons a schiacciare per il 4-10 brindisino al 4°. Roma attacca malino e difende un po’ peggio, come al solito da qualche tempo a questa parte. Calvani chiama logicamente tempo per bloccare la fuga dei pugliesi sul contropiede di Gibson bloccato a canestro dal fallo onesto di Goss. Da segnalare due tiri da tre di Datome intanto a vuoto…Taylor perde palla al rientro. Ora si corre, Brindisi va a nozze con i suoi rapidissimi esterni, in un amen si va sul 10-16 al 6° grazie a Gibson e Simmons mentre Roma va bene con Goss e Lawal, che sembra essere ben deciso oggi.  Jones e D’Ercole adesso in campo ma Roma non attacca meglio anche perché sia Jones che Datome forzano troppo. Zerini per Bucchi con Formenti, fiato per le frecce nere americane. Brindisi perde qualche possesso di troppo, questo run&gun è bello ma a volte poco produttivo. Tripla di D’Ercole (finalmente..), poi Taylor con fallo, 16-18 al 9°. Ora l’ACEA morde sin dalla rimessa e proprio Lollo D’Ercole recupera un altro possesso, che l’anima difensiva di Roma si sia destata?  Bucchi chiama tempo, vuole più fosforo per i possessi. Taylor perde la palla incredibilmente ma ora Roma rientra meglio dietro, l’ENEL fa meno male se deve attaccare a difesa schierata. Jones si prodiga ma fa solo danni: falli ed errori in attacco! D’Ercole ancora recupera una palla, Goss lima il distacco e termina 18-20 il primo periodo. Se Roma non torna a difendere a dovere, sarà dura anche oggi. L’ENEL fa il suo, esagera forse nella scelta dei tiri in corsa e non da la sensazione di difendere allo spasimo (aggravante per i capitolini), ma al momento si fa preferire all’ACEA.

Secondo periodo,  c’è Fultz adesso per Brindisi con Ndoja, Formenti e Gibson più Simmons. Non sembra che Roma

Lorant vs Simmons

Lorant vs Simmons

attacchi meglio ma è solo a -2, la buona nueva è solo questa. Lorant aggancia l’ENEL dalla lunetta, 20-20, poi recupera palla sul pressing, Fultz perde i giri e Taylor si ripresenta in lunetta, sorpasso al 12°, 22-20. Brindisi fa fatica sulla zonepress ma poi, superata, la sfera gira bene con Roma che non tiene il pick’n’roll ed anche il primo palleggio, non bene. Simmons fa 0/2 dalla lunetta, poi sagra della tripla con Ndoja e Lorant, con Reynolds a rimettere in pari il punteggio, 25-25 al 13°. Ma Roma continua a non generare punti puliti, Formenti in transizione con Roma che ri-copre male in difesa, tripla e Calvani chiama tempo, 25-28 al 14°. L’ENEL con qualche seconda linea è avanti e questo preoccupa il coach romano. Lawal da fuori ma è un tiro senza senso. Reynolds da tre, per fortuna dell’ACEA si “risveglia” Datome ma è un tiro estemporaneo, poi una magia di Taylor in penetrazione da il primo vantaggio ai padroni di casa dopo l’effimero 2-0 iniziale, 32-31 al 16°, ora è Bucchi che ferma l’impasse dei suoi. Il pressing  di Roma almeno funziona e Brindisi sbaglia adesso troppo da tre, beh, non può sempre andar bene e questo facilita una mini-fuga dei Giallorossoblu, con Lawal e Goss. Datome potrebbe ancora allungare dalla lunetta ma, notiziona, fa solo uno su due ma almeno ora Roma ha 6 punti, 37-31. Datome che sbaglia un libero la dice lunga sul momento del Capitano…Che però stoppa Fultz, segnale di pura energia, finalmente.  Molti errori sulla corsa ma Roma insiste nel pressing che genera cose buone, l’ENEL è in difficoltà. Ma se Datome non mette le sue triple è dura, invece Robinson sì, 38-35 al 19°, stupefacente come ogni avversario di Roma trova con buona puntualità il tiro da tre…..Meno male per l’ACEA che Fultz perde ancora palla mentre Taylor sbaglia la seconda penetrazione al ferro di fila, male. Grant, rispolverato da Bucchi, fa uno su due dai liberi eppoi riprende il suo rimbalzo e la mette dentro, 38-38 ma ci pensa Phil Goss, dalla lunga a modo suo, termina il secondo periodo 41-38. Roma ancora non molta ruggine da levare dai propri ingranaggi, Brindisi che gioca come sa fare ma che non sembra sia….Concentratissima, è forse già in vacanza? Ma poi un dato è lampante: come fa Brindisi ad avere solo tre punti di scarto con  11 perse?

Taylor in entrata

Taylor in entrata

Terzo periodo, Bucchi riparte come all’inizio mentre Calvani mette Jones al posto di Czyz. Lo Guzzo chiama un antisportivo a Taylor su Simmons in entrata: 2/2, poi per fortuna di Roma Reynolds sfonda su Jones. Idem per Lawal, ok, male l’inizio ma andrà anche peggio per Roma perché Gibson la punisce in transizione, in entrata e dalla lunga: 0-9 e Brindisi vola sul 41-47! Calvani chiama tempo dopo appena 2 minuti di gioco, non va bene, non va. Al rientro Datome disegna una sua tripla dopo un attacco gestito finalmente con maggiore ratio. Poi si vede un attacco di Roma a dir poco allucinante, errori con spazio da parte dell’ACEA uno dietro l’altro, orribile. Taylor ridà ossigeno alla Virtus dopo che Viggiano ha schiacciato e che si ripete in transizione, 48-54 al 26° ma Gibson è infuocato, altra tripla, Roma vede gli spettri veri perché ha perso completamente il filo in attacco. Jones va da sotto, 50-57 ma Gibson dimostra le sue grandi qualità d’attaccante e mette dentro la sfera nel cotone che è uno spettacolo, grande periodo per l’esterno brindisino, 50-59 al 27°. Datome si desta ma Robinson ancora e si ripete anche dalla linea da tre. No, Roma non c’è affatto e Brindisi fa il gioco che l’ha resa temibile e forte: tiro in corsa e velocità a mille. D’Ercole tampona ma Calvani chiede tempo, i suoi sembrano smarriti e confusi, troppi punti concessi in 8 minuti, sono addirittura 28 con Formenti in transizione, 55-66. Solo due fallo a carico di Roma…Che insegue letteralmente un’ENEL spettacolare. Ma Gibson non si ferma, inarrestabile, tripla dal parcheggio, 57-69 al 29°. Goss dalla linea dei liberi, uno su due. D’Ercole, ancora lui, recupera un possesso su Gibson, 2/2 , 60-69 eppoi D’Ercole ancora si evidenzia recuperando possesso e genera due liberi per Taylor, uno su due e recupero rimbalzo dello stesso play ma Goss sbaglia la tripla sul proseguio. Ora segna anche Formenti dalla lunga, incredibile, ma senza difesa o quasi…Lorant ci mette la classica pezza. Termina un terzo periodo per l’ENEL da 34 punti, fantastico ma terribile per la Virtus, la più brutta Virtus vista al momento in casa. La buona notizia per i padroni di casa è che ci sono ancora 9 punti di scarto ma solo quella perché se si continua così è durissima.

Datome al tiro

Datome al tiro

Ultimo periodo, Lorant segna con forza, poi Robinson sempre dalla lunga con zero difensori davanti, se non è masochismo dite voi cos’è. Ma Brindisi ha sempre o quasi tiri liberi, Formenti adesso sbaglia dall’angolo eppoi fa anche passi in attacco, Datome da fiducia alla Virtus, 67-75 e Bucchi chiama tempo, non ne vuole sapere di perdere questa sfida. Lawal schiaccia, 69-75 al 33°, poi di nuovo Simmons in lunetta che sbaglia il primo e pure il secondo, sul ribaltamento Lawal schiaccia. Ma Reynolds ancora dalla lunga, fantastica Brindisi che sino a ieri aveva il 33% dalla linea dei 6,75 oggi il 58% !!! Lawal di nuovo, comodo, Bucchi ancora chiama tempo sul 73-78 al 34°, gara ancora aperta ma caotica, solo di nervi.  Al rientro D’Ercole va dalla lunga, esplode il Pala Tiziano, 76-78. Ndoja perde il possesso avventurandosi in attacco, rischia anche il tecnico, Datome impatta a modo suo, 78-78. Ora è una bolgia vera, Roma non recupera tre rimbalzi in difesa, poi Taylor con un tuffo recupera un possesso ma spreca in attacco. Non si segna può, si rivede Robinson mentre Taylor spara da tre sbagliando ma Lawal contesta in attacco, rimessa per l’ACEA. Jones va a salve con chilometri di spazio, Robinson lo imita ma non D’Ercole, 81-78 per la gioia dei tifosi di casa. Viggiano non molla, fa un backdoor splendido e punisce l’ACEA, 81-80. Datome in lunetta, 83-80 al 38°, poi Reynolds perde una sfera sanguinosa, male…Taylor si procura il quarto fallo di Totem Simmons, 85-80 per la Virtus. Viggiano fa un altro miracolo con Lawal pronto a stopparlo, grande Jeff, che canestro!! Poi perde il possesso, gli scivola la palla sulla bomba che gli passa Reynolds in angolo. Roma respira e Datome si procura due liberi a 39” dal termine. Gigi fa solo un canestro, 86-82 ma per fortuna sua e per il bene delle coronarie dei tifosi di casa sul ribaltamento Gibson sbaglia forse un tiro molto più semplice di tutta la gragnuola di splendidi tiri messi da ogni dove da fuori nel terzo periodo. Goss in lunetta, 88-82 a 16”, è finita ma che sudore per l’ACEA, applausi a questa Brindisi che se riesce a mettere a posto qualche innesto in cabina di regia, tarlo atavico al momento del roster pugliese, può diventare l’anno prossimo una credibile avversaria per chiunque.

Sala Stampa

Bucchi

Panchina di Brindisi

Panchina di Brindisi

Credo che la partita sia stata bella, intensa, alla fine la differenza l’ha fatta la panchina di Roma che sicuramente ha prodotto più di noi. La squadra è stata generosa, volitiva ma credo anche sia palese quanto siano importanti Gibson e Reynolds, avuto loro un calo da due mesi fa siamo calati globalmente. Oggi li ho rivisti come tempo fa, poi puoi anche vincere e perdere ma alla fine siamo calati perché il nostro quintetto ha avuto il fiato corto, usciamo comunque a testa alta. Penso che Roma abbia un’intensità ed una fisicità superiore alla nostra, ecco il perché delle palle perse. Noi siamo questi, siamo stati buonissimi sino a due mesi fa, ci son mancati questi 50 giorni in cui avremmo potuto ottenere un sogno chiamato Playoffs. Ma siamo comunque soddisfatti, ci siamo salvati dopo che Brindisi non c’era mai riuscita in queste due esperienze in Lega A, forse abbiamo pensato di essere fortissimi dopo aver battuto Siena e Cantù. Il nostro futuro non è negativo, Simmons ha rinnovato, Formenti anche ma poi tocca vedere cosa desidera fare la dirigenza. Ripeto, siamo soddisfatti.

Formenti

Abbiamo sperato di portarla a casa dopo quel terzo periodo fantastico ma sapevamo anche che Roma avrebbe

Simmons vs Lawal

Simmons vs Lawal

aumentato la fisicità in difesa, poi ci siamo smarriti, abbiamo anche pagato anche un po’ di fiato corto ma Roma non è terza a caso, bisogna dirlo. Purtroppo non andiamo ai Playoff a causa di questi 50 giorni circa durante i quali abbiamo penato e perso troppe gare, ma abbiamo fatto credo bene. Io resto anche l’anno prossimo, Brindisi è bella come città, ambiente tranquillo e tifo caloroso e forte, come piace a me.

Calvani

Partita difficile, forse la più difficile dell’anno perché avevamo tre sconfitte sul groppone, cosa mai accaduta in stagione e non sempre quando accadono queste cose puoi avere reagire bene mentalmente, non solo fisicamente. Quando la testa è inquinata è difficile reagire, Brindisi ha fatto molto bene ed avrebbe meritato la vittoria se non ci fossimo scossi in attacco ed in difesa. Nel quarto finale abbiamo ritrovato la determinazione che abbiamo sempre avuto ed un plauso lo voglio dare a D’Ercole, Lorenzo ha fatto una gara eccellente perché ha trasmesso ai compagni l’energia che ci serviva in quel momento in difesa. Loro han fatto dei canestri incredibili, se lo fanno anche altri è un problema e lì mi son preoccupato, del resto Gibson non puoi marcarlo da due metri oltre la difesa dei tre punti al tiro, è stato bravo lui. Poi su certe cose….Goss, ad esempio, ha grandi doti ma non è su grande difensore, è normale che poi si paghi in questo caso eppoi voglio bene a Phil come un figlio, se certe caratteristiche non le hai. E non dimentichiamo che poi siamo quelli, son 4 mesi che sto anche cercando di centellinare le risorse fisiche. Certo, poi in attacco qualche problema c’è, siamo sul mercato da sempre ma al momento non abbiamo trovato quello che riteniamo giusto, nonostante qualche scorrettezza di troppo da una società che ci voleva prendere alla gola dopo che avevamo firmato un giocatore. Oggi non possiamo però dare dei valori definitivi a questa prova, noi siamo in una situazione difficile di testa, poi se loro segnano schiacciando in contropiede mi preoccupo, dobbiamo comunque migliorare ma sono fiducioso, era fondamentale tornare a vincere oggi.

D’Ercole

Provo una grande soddisfazione per la gara fatta, per noi era un momento difficile e sono troppo contento d’aver dato un contributo importante vincerla. Era molto importante portarla a casa, vincerla era basilare per tenere il terzo posto, sono molto molto contento. Diamo però anche i meriti a Brindisi, hanno un Gibson ed un Robinson che quando van così sono quasi immarcabili, poi son stati bravi mentalmente a tenere botta ed a metterci sotto. Stiamo anche lavorando per la post-season, l’obiettivo è lavorare per i Playoff ma stiamo molto meglio. E’ vero, in difesa non abbiamo fatto una grande prova, stiamo cercando anche di capirne i motivi ma mi sembra più doveroso dare i meriti a loro che han fatto una prova superlativa, approfittando anche di qualche nostro errore di troppo a difesa schierata.

 

ACEA Virtus Roma -  ENEL Brindisi 88-82

Parziali: 18-20; 23-18; 20-34; 25-10.

Progressione: 18-20; 43-38; 63-72; 88-82.

Tabellini

MVP: Quando servono le teste di cuoio, Lorenzo D’Ercole risponde presente. Una prova maiuscola in difesa con 4 recuperate, 14 punti e 15 di valutazione che è dietro complessivamente ad Air Lawal ed al Capitano, anch’essi artefici dell’importantissima vittoria in chiave Playoffs, ma che va premiata perchè con quella difesa, con quella dedizione segna la via ai compagni, fino a quel momento un pò addormentati. Applausi a Jonathan Gibson, 18 punti nel solo terzo periodo, un’autentica Iradiddio!!!

WVP: Robert Fultz colleziona un brutto -6 complessivo di valutazione. Il nativo di Lisbona non merita certe brutte figure ma se Brindisi quest’anno non è riuscita a stupire più di tanto….Beh, qualche responsabilità globale c’è l’ha anche lui, unico vero play nel roster che non è riuscito sovente a meritarsi i galloni in campo. Male Olek Czyz, -4 per lui. Calvani gli da fiducia in quintetto, fa 0/3 prendendo anche un palo dall’angolo….Non rivede più il campo. Menzione anche per Bobby Jones, se non fosse che come il polacco sputa sangue in difesa, diremmo che un americano così serve poco se non per nulla. Peccato.

 

 

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Tratto da All-Around.net

 

 

Goss saluta il pubblico alla fine

Goss saluta il pubblico alla fine

 

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