-Fotoinazione.it di Antonio Alfieri

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Virtus Roma Vs Cantu

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Cantù troppo forte per Roma

ROMA – Non era una domenica come tutte le altre e lo si respirava nell’aria questa sera al Pala Tiziano, casa della Virtus Roma. Se avesse vinto Roma, altro che a parlare di ottavo posto, chi glielo avrebbe detto poi ai tifosi che si sarebbe solo puntato all’ultimo posto in griglia? Eccitazione palpabile quindi ma se avesse vinto Cantù, ci sarebbe stata la piena conferma dell’ottimo periodo di forma della Trinchieri’s Gang ,con i suoi nuovi americani tirati a lucido e decisivi per il nuovo gioco dopo la partenza di Micov e Shermadini.

Aradori, una prova solida. Fotoinazione.it

Alla fine il campo, e la logica, premia Cantù che non ha esaltato ma ha vinto con pieno merito, a nostro avviso e mettendo un altro bel mattoncino nella costruzione di questa annata che, se mantiene le premesse di questo inizio, farà veramente divertire i loro encomiabili suppoters. Una sfida forse anche troppo condizionata dalle rispettive tensioni: Roma doveva confermare la bella vittoria di Pesaro, anche alla luce della vittoria di ieri della Vuelle in quel di Biella e Cantù doveva vedere se i 20 punti rifilati a Venezia avessero generato nel gruppo qualche livello di sazietà mista all’indigestione da vittorie.

Ma alle vittorie non ci si abitua mai e questa sera Cantù ha dato una prova di lucidità e maturità notevole. Come avrebbe confermato poi Trinchieri davanti alla stampa,dopo la vittoria in Supercoppa e la bella qualificazione in Eurolega seguita dal ventello in faccia ad una squadra come Venezia, accreditata da molti a fare un buon campionato, come si faceva a tenere calmi i 3 ragazzini Brooks, Smith e Tyus, a spiegargli che quì da noi non son tutte rose e fiori ad ogni gara? Ed in questo che allora si vede la perfetta intelaiatura di una società che sta tornando ai fasti di un tempo, con un coach che lascerà il segno nel basket italiano e non solo: un paio di periodi per capire che aria tirasse, due ceffoni da parte di Roma a mandare un messaggio ben preciso nel terzo quarto (“O vi svegliate o vi facciamo la festa!”), eppoi un basket essenziale, forse poco eccelso ma lucido, pulito fatto di campo allargato e via andare con il penetra e scarica, con quei satanassi di Brooks, Leunen e Mazzarino a fare male male male dalla lunga, con un Tabu in versione extra-lusso (a nostro avviso l’MVP della gara), ed un Tyus incontenibile e straripante da sotto (26 di valutazione finale, complimenti), a punire una Roma ormai spenta assieme ad un Aradori che piace molto per la convinzione con cui si muove sul campo, quasi da veterano consumato. Una chebolletta Cantù che alla fine dice 71% dalla lunga con un eloquentissimo 10/14 al tiro pesante, tutti tiri costruiti se non benissimo molto bene, aperti e puliti.

Sì, forse alla fine lo scarto è stato pesante ma la differenza tra le due squadre c’è e s’è vista tutta.

Datome vs Markoishivili. Fotoinazione.it

Roma non deve farne un dramma. Perdere con questa Cantù non è peccato, non è disonorevole anche se ha cullato il sogno di farcela sul 56-48 al 27° ma alla fine la saggezza, l’intelaiatura superiore di una panchina da Eurolega ha fatto il resto. Non è peccato anche perchè questa squadra ha ancora molte cose da rifinire, specie sul lato offensivo del campo. In difesa la solidità dei Lorant, dei Czyz e dei Lawal ed anche di Datome (altra prestazione da 26 di valutazione complessiva, con 24 punti nel carniere ma anche con 6 perse), ha fatto bene per molta parte della sfida. C’è da migliorare il gioco in circolazione e, soprattutto, la pericolosità nel pitturato dove la voglia di Czyz di darci dentro deve essere meglio supportata come anche l’evanescenza di Bobby Jones apparso a lungo avulso in fase di possesso.

Taylor ha fatto vedere sprazzi di quel che potrà divenire quando capirà in che pianeta è atterrato mentre Goss, non potendo contare sui minuti di un Dagunduro ancora a mezzo servizio per l’ematoma al ginocchio che si riassorbe lentamente, è andato a corrente alternata pagandone alla fine in lucidità e sapienza. D’ercole benino ma ha pasticciato anche lui dopo un promettente avvio anche in difesa del proprio canestro. Energico e risoluto Czyz ma a volte poco lucido, applausi per Gigi Datome che oramai non fa più notizia quando gioca e ne mette 24 dentro al cesto.

Jordan Taylor. Fotoinazione.it

Sostanzialmente una squadra molto più work in progress di quello che si potesse immagginare ma, ripetiamo, va bene così nonostante la prova poco energica dell’ultimo periodo: troppi tiri forzati, troppi tiri da fuori per cercare di restare in linea di galleggiamento. La freddezza non la compri al mercato, vero, ma puoi acquistare serenità e convinzione se continuerai a crederci e questo, a nostro avviso, c’è stato e detto chiaramente al momento va bene.

Primo periodo, Mazzarino al posto di Aradori in partenza per Trinchieri, Lorant centro titolare contro Cusin per Calvani. ACEA che parte a razzo ma con troppa foga, tiri affrettati e qualche persa di troppo mentre Cantù la imita perchè cerca di trovare subito la falla nel sistema difensivo romano ma senza trovarlo. E si segna pochino, al 4° 5-5. ACEA contratta, Cantù farraginosa in attacco. Jones difende su Smith (?), dall’altro lato Mazzarino su Datome (?), c’è confusione nell’aria. Al 5° Trinchieri inserisce Aradori prima e subito dopo Brooks mentre Calvani si gioca Dagunduro e Taylor. Ma lo spettacolo non decolla, anzi…Oddio, Brooks stoppa Czyz ma per il resto è buio. Al 7° 8-8 dopo una tripla di Aradori in beata solitudine (?), ed è il turno di Lawal per Czyz. Taylor fa correre Jones, buono più libero che non si concretizza ma Roma tiene il possesso, la reattività dei padroni di casa c’è, eccome. Datome dalla lunetta regala il primo mini-break, 12-8 all’8° ma Markoishvili accorcia dalla lunetta oltre a Tyus che ruba la palla al rimbalzo e la mette dentro, 12-11. Prima tripla per Tabu, entrato da poco per un confusionario Smith, e primo vantaggio per Cantù, 13-14 e Tyus schiaccia subito dopo, 13-16. Taylor ci mette una pezza, 15-16 in entrata su Tabu e si conclude così un primo periodo oseremmo dire di studio. Gioco poco, spettacolo idem, le squadre risentiranno dell’importanza della posta in palio ?

Seconda frazione, D’Ercole viene confermato da Calvani come Tabu per Trinchieri ma è Taylor che ringhia sul belga.

Czyz a canestro contro Tyus

Accenno di zona e D’Ercole sfila la palla proprio a Tabu e va a concludere, 17-16, e dopo si ripete anche su Aradori, ne approfitta Lawal che raccoglie un tiro dalla lunga di Datome per esaltarsi nel marchio di fabbrica, schiaccione a due mani: 19-16. Trinchieri è alterato, chiama tempo, siamo al 12° e Cantù sembra poco lucida, quasi parente della stessa Cantù vista l’anno scorso al Pala Tiziano. Ma al rientro in campo Aradori lenisce la sua rabbia con la tripla che impatta, 21-21 e dopo lo imita anche Leunen, 23-26 per Cantù. Ora Cantù gioca bene, si vede il solito girar palla alla ricerca del miglior tiro e D’Ercole si spegne come s’era acceso, riecco Dagunduro in regia e Czyz. Tyus fa 2/2 dalla lunetta, Cantù tenta la fuga, 23-28 al 15° e subito dopo Tabu si lancia uno contro zero, 23-30 (0-7 di parziale), Calvani chiama tempo sperando di avere la stessa reazione che i brianzoli han dato a Trinchieri 3 minuti prima e di fatto l’avrà. Czyz fa 0/2 dalla lunetta confermando l’idiosincrasia dai liberi dei capitolini in questo inizio torneo, dall’altro lato Tyus affonda la palla nelle rete, 23-32. Roma è in difficoltà, l’unica nota lieta è il bonus che manda in lunetta Phil Goss al 16° (chi l’ha visto sinora?). Calvani mette i tre piccoli, Goss con Taylor e D’Ercole ma Tabu lo fulmina ancora dalla lunga, massimo vantaggio Cantù, 25-35 al 17°. Czyz lotta e sbuffa, 27-35 mentre Cusin va dentro per Tyus. Aradori sfonda come due azioni prima Tabu, Goss rimette ossigeno in circolo da fuori, 29-35 eppoi da tre al 18° , lo abbiamo evocato….Roma a zona ma Smith la punisce proprio al 24″ dell’azione. Sì, Roma è di nuovo viva, Brooks perde la sfera, Lorant quasi ma l’ACEA è di nuovo desta: Datome subisce fallo in entrata, 36-37 al 20° ed impatta subito dopo, 37-37 e, non contento, impedisce a Cusin di ribadire a canestro un tiro da sotto di Brooks al suono della sirena. Termina 37-37 il primo tempo di gioco.

Brook in volo, nel momento topico del match.

Cantù ha avuto quei 4 minuti di grande spolvero in cui sembrava padrona della sfida dopo il cazziatone di Trinchieri ma subito dopo s’è spenta, forse troppo certa di aver portato a casa la paga. Complimenti ad una Virtus volitiva e cattiva come non vedevamo da tempo, decisivo Goss che, con i suoi 5 punti di fila, ha riportato sotto i suoi ed il solito Datome. Anche Calvani s’è dovuto alterare per vedere di nuovo i suoi con logicità in campo, la vincerà chi userà meglio i propri timeouts ?

Terzo periodo, Taylor con Goss per Roma, Smith ed Aradori dall’altra parte. Czyz risponde presente da tre, Smith da due ma subito dopo Taurino fischia un tecnico a Trinchieri: non avrebbe visto una spinta clamorosa adi Czyz su Cusin (vera, oggettivamente). Roma sfrutta a dovere, Goss in entrata, 44-41 al 23°. Trinchieri è decisamente arrabbiato ma Leunen lo calma con una tripla delle sue, 44-44 con palla di Cusin (altro desaparecido sinora). Aradori 2/2 dalla lunetta, 44-46 e Taylor sbaglia un rigore da sotto in entrata. Ma al 24° Roma ha già 3 falli di squadra contro gli zero di Cantù….Goss da fuori, tripla e subito dopo un errore da sotto di Smith, Datome buca anche lui da tre: 50-46 al 25°. Calvani riordina la zona per poi tornare ad uomo ma Mazzarino (altro non pervenuto), sbaglia per Cusin. Passi di Goss, poco lucido adesso ma Roma non molla. Aradori, sempre lui, leva letteralmente le castagne dal fuoco di Trinchieri ma sta per arrivare l’uragano ai danni di Cantù: Datome prima e D’Ercole dalla lunga trafiggono gli avversari in transizione, 56-48 per Roma al 27° e Trinchieri chiama tempo. Reagirà Cantù ? La scialuppa si chiama Tyus, 56-50 ed i passi di Lawal. Mazzarino mette i suoi primi punti dalla lunetta, 56-52. Sì, Cantù non s’arrende. Goss perde la sfera sulla pressione di Tabu, già i timeouts….Mazzarino in entrata ed eccoci, 56-54 e subito dopo Aradori: parità al 29°. Cantù stabilisce forse un primato, primo fallo di squadra al 30° !!! E Tabu ruba il possesso a Taylor….Cantù è addirittura sopra adesso, 56-58. Il basket è bello anche per questo. Calvani allora chiama lui tempo e le urla si sentono dalla tribuna, nonostante il tambureggiante rumore della musica di sottofondo. Ma termina così, 56-58 per Cantù, ottima la Trinchieri’s gans a reagire all’uragano ACEA con un parziale di 0-10, ci sarà il supplementare ? I tifosi di casa si guardano attoniti ricordando la pessima stagione passata con le 7 sconfitte in altrettanti supplementari casalinghi.

Ultimo periodo. Tabu resta dentro per Smith ma compie subito il suo terzo fallo. Calvani da ancora fiducia a D’Ercole e

Taylor vs Cusin

Goss dopo che Taylor aveva avuto nei secondi finali del terzo periodo qualche passaggio a vuoto in termini di fosforo. Ma il belga punisce la zona dalla lunga, 56-61 al 31° imitato da Datome, 59-61. Se però si tira da 3, allora Il Cardinale si fa sentire subito, 59-64 a causa di una zona forse non eccessivamente ermetica sul perimetro di Roma. Però se la mette anche Brooks da fuori allora….59-67. Il ferro beffa Goss e sempre Brooks da sotto dopo che Lawal aveva provato a stopparlo, 59-69, notte fonda per l’ACEA al 34°?  Datome ci crede ancora, 61-69 e Roma torna ad uomo ma ora Cantù segna con facilità con tiri non forzati, a differenza della Virtus che trova sempre qualcuno in casacca blu a sbarrargli la strada. Czyz tiene viva la fiammella della speranza romana, Smith s’adegua perdendo il possesso e per Roma si profila un azione “succosa” al 35° ma Datome fa fallo in attacco. Tyus va dentro con Lorant che cerca, inutilmente, di tenerlo e dopo fa anche fallo in attacco. Esce Datome, in riserva, ed entra Jones. Esce Jones, entra Datome. Che Calvani abbia le idee confuse? D’Ercole fa 1/2 dai liberi ma sembra che la spinta di Roma si sia arenata, Cantù controlla perchè Roma non attacca il ferro, tira forzando e regala la palla di fatto agli avversari con Taylor che spara al suono della sirena l’Ave Maria. Sull’altro lato del campo Tyus non perdona, 64-75. Gara finita? Calvani ci riprova con il timeout ma prima per lui non aveva funzionato. Al rientro in campo Datome va da tre ma becca il ferro e sul ribaltamento dell’azione, assist d’Aradori per Tyus. Sì, è finita anche perchè Mazzarino la mette da casa sua, 64-80. Sedici punti sono tanti di distacco ma la differenza s’è vista tutta in questo periodo e nei minuti finali del terzo. Termina 70-84 con Cantù in bella posa, Roma da rivedere contro avversari alla sua portata.

 

Sala Stampa

Trinchieri

Trinchieri assieme ad Arrigoni

E’ stata una bella partita, molti cambiamenti di punteggio, alla fine poi abbiamo fatto le cose giuste al momento giusto giocando molto puliti nel finale e per me questo è fondamentale, tirare liberi è importante per il nostro gioco, la palla deve circolare al meglio per il tiro migliore. E per noi era molto importante, Roma è una squadra tosta, ostica e se gli dai confidenza ti fa male. Certo, poi sono ancora in fase di stabilizzazione ma è una squadra non facile d’affrontare, specie in casa e me lo ricordo bene l’anno scorso. Non sarà facile per gli altri vincere quì, non sarà vincere in trasferta in generale in questo Campionato. E’ stata una gara dura, difficile. Ad esempio Smith è un rookie, per lui è stata dura, molto di più di quanto potesse sembrare, bene Tabu che lo ha surrogato nei momenti difficili, ma dobbiamo migliorare nell’intensità, stasera forse abbiamo difettato. Ma è facile che accada perchè i tre ragazzi americani fan fatica a capire che al momento sembra per loro sia tutto facile: Supercoppa, Eurolega, vittoria contro Venezia di venti, come glielo spiego che non è cos’ facile come sembrerebbe?

Roma gioca bene, deve anche lui metabolizzare Taylor come noi dobbiamo “digerire” i tre nuovi, io ho i senatori che mi stan dando una grossissima mano, Roma forse avrà qualche difficoltà in più ma vedrete che farà bene. Sì, nel primo tempo abbiamo avuto grosse difficoltà perchè Roma difendeva bene, complimenti a loro

Dobbiamo lavorare sulla durezza mentale, tra poco torna Scekic e saremo veramente un team interessante, Tyus è veramente un qualcosa di devastante atleticamente, non mi è mai capitato di vedere o d’allenare un giocatore così atletico, reattivo e veloce.

Calvani

Complimenti a Cantù, credo che sia giusto far loro i miei migliori complimenti perchè, tra l’altro mi piace sempre molto vederli giocare. Certo, è meno bello vederli giocare contro di te (risata, ndr), ma dobbiamo capire quanto siano stati bravi loro e noi meno bravi. Io penso che al momento sia la squadra migliore in Italia, questa serie di partite che ha vinto in Italia ed in Europa ha fatto vedere la loro forza. Mi spiace lo scarto finale, ingeneroso per come siamo stati in campo, ma contro una squadra che fa l’85% dal campo nel periodo finale credo sia credo sia difficile vincere. Hanno fatto almeno 5 canestri allo scadere, bravi loro.

Noi ? Noi siamo con i piedi ben saldi a terra, sia chiaro.

Non perdiamo di vista il nostro obiettivo, abbiamo fatto i nostri errori, siamo diversi da loro, noi oggi facciamo le medie e loro sono all’Università. Non abbiamo un sistema collaudato come loro, non abbiamo un’ossatura di squadra come hanno loro, in più c’è un management forte ed affiatato. Ripeto, sono dispiaciuto ma sereno.  Dobbiamo crescere, siamo ancora ai primi vagiti, abbiamo anche noi 3 rookie come loro perchè considero anche Lawal come Czyz e Taylor ma credo che sia stata una prova generosa. Stiamo lavorando ancora con qualche fastidio fisico, ad esempio Dagunduro, non posso valutarlo per i suoi problemi al ginocchio e quindi abbiamo ancora le rotazioni “tarpate”, Goss è dovuto uscire subito con due falli. Abbiamo bisogno di tutti quanti, non è un alibi. Sui singoli….Lorant non è andato male, non è lui che ci deve risolvere i problemi in attacco, in difesa ha fatto bene eppoi le sue performances sono molto buone in difesa, sono altri che devono generare più gioco in attacco. Jones forse ha sbagliato qualche pallone all’inizio e si è perso ma va bene così.

Altra buona prova di Datome.

Datome

Abbiamo perso ma mi è piaciuto lo spirito. Abbiamo combattutto ed al momento sono sicuro che più di quello che abbiam fatto stasera è difficile. Certo, potevamo giocarci meglio qualche possesso quando siamo andati sopra di 8 nel terzo periodo ma non sono….Distrutto, ecco. Sono dispiaciuto ma sento che questa è la strada buona per fare un buon campionato. Avevamo assaporato il gusto di farcela ma Cantù è una squadra che al momento è la più in forma, ha una convinzione che al momento a noi difetta, ma la costruiremo, ne sono certo.

 

 

ACEA Virtus Roma – chebolletta Cantù 70-84

Calvani

 

Parziali: 15-16; 22-21; 19-21; 14-26

Progressione: 15-16; 37-37; 56-58; 70-84

Tabellini

MVP: Tyus, facile se si vedono i numeri (18 in carniere con 6 rimbalzi), ma personalmente ci è piaciuto molto Tabu (13 punti, 5 assist). Smith quasi non pervenuto ed allora ecco il piccolo belga, ex-Cremona, che si carica nei momenti più difficili la squadra e la tiene sù con il suo gioco, le sue triple, la sua difesa. Plauso anche a Pietro Aradori che non è appariscente come il colored ma si sente, eccome se si sente. Datome per Roma stacca tutti, bene anche Czyz e Goss.

WVP: Cusin e Markoishivili fanno come le stelle di Cronin, stanno a guardare, mentre in casa Roma, Taylor becca -2 e Lorant 1. Ci si aspetta molto di più da loro. Anche Jones non ha incantato.

 

Fabrizio Noto/FRED

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