Tratto da All-around.net
Siena passa anche a Roma e lancia un messaggio forte al campionato
ROMA – Siena batte Roma nel posticipo serale del campionato, in una sfida che valeva il quarto posto assoluto in classifica e manda un segnale ben preciso alle dirette concorrenti. Una gara gestita per molto tempo ma che ha dovuto poi difendere strenuamente dal rientro fiammeggiante dell’Urbe e chissà…..
….Chissà se Roma non avesse chiuso il primo periodo con quel misero 26% da due e dalla lunetta (mortificante questo dato dalla linea dei liberi), e con un brutto 29% da tre. Già, chissà cosa sarebbe potuto essere di una sfida che Siena ha condotto in carrozza, o quasi, per oltre 32 minuti come dicevamo per subire poi il logico e vibrante tentativo disperato di rientro in gara ma ormai tardivo dei padroni di casa.
In questo primo quarto di partita c’è quindi tutto il succo del posticipo più pazzo che ci sia capitato di vedere in questa stagione perchè poi Siena, che sarà anche una sorta di work in progress come certamente è, una volta arpionata la preda non ha quasi mai corso il rischio di perderla nei periodi successivi. Un segno importante, di una crescita lenta, diremmo a lievitazione naturale e senza agenti chimici perchè si fonda su di una scocca nuova di zecca come è ma che poggia le fondamenta sul nucleo di quello squadrone che ha dominato la scena italica per sei lunghi anni.
Stiamo parlando, per chi non l’avesse ancora capito, dei vari Thomas Ress e dei David Moss, assolutamente impareggiabili oggi nel serrare le fila quando Roma ha cominciato a scrollarsi il garbino di dosso e tentato di riprendersi il controllo della gara; il primo, con una spettacolare difesa che ha ricacciato in gola al folto pubblico del Pala Tiziano (che bello spettacolo di gente questa sera, ndr), l’urlo per l’ennesimo canestro in schiacciata dell’ACEA by Lorant e questo dopo aver tirato due liberi basilari per tenere Siena in vantaggio di due possessi, più una tripla qualche azione dopo da applausi; il secondo, per aver quasi brutalizzato in difesa il peggior Gigi Datome di questo inizio stagione quantomeno come apporto offensivo e per aver contribuito a scrivere anche un bel “18″ nel tabellino dei punti a proprio favore, se non è perfezione ci siamo vicini.
Prendete quindi questi due bravi campioni d’Italia, metteteli accanto al solito, monotono nella sua bravura Bobby Brown (l’MVP di numero con 22 punti, 27 di valutazione con ben 9 assist e ben 4 rimbalzi all’attivo), ed avrete una Mens Sana quasi perfetta nel suo incedere, un piatto servito caldo con una spruzzata di Sanikidze ed un goccio di Janning, condito con poco Kasun e Kangur.
Un deciso passo avanti quindi nella crescita e nella stabilizzazione di questa Montepaschi, come anticipatoci così cordialmente il secondo di lusso della panchina senese, al secolo Marco Crespi nella vigilia della sfida. “Dobbiamo avere pazienza - ci aveva riferito a bordo campo durante il riscaldamento a microfoni spenti -perchè questi ragazzi adesso stan capendo come si muovono l’uno nei confronti dell’altro ed ora, dopo Prokom, cominciamo a vedere qualcosa d’interessante, fermo restando che siamo ancora in emergenza senza Eze“.
Un deciso passo avanti secondo noi per Siena dunque, non proprio per Roma anche se, a pensarci bene, questa sconfitta brucia ma ha dei risvolti positivi. Da quanto tempo non si vedeva una Virtus Roma così gagliarda, rediviva, combattiva e tenace, da crederci ancora nonostante si fosse sprofondato sotto di 20 punti?
Certo, fanno male quei dieci minuti iniziali assurdi, con ad esempio uno 0/7 da parte di Czyz che vedeva da dentro l’area il ferro piccolo quanto la fessura di una serratura e con un incredibile 1/11 dalla lunga distanza, visto il 49% globale prima di questo match che Roma poteva vantare. Merito di Siena, che ha difeso non bene ma benissimo, costringendo spesso i lunghi romani a conclusioni si vicino al ferro ma quasi mai apparecchiate o facili ma anche demerito dell’ACEA, incapace di leggere che forse sarebbe stato meglio tergiversare, girare meglio il cuoio e cercare magari un tiro più pulito anche se da meno lontano.
Roma che doveva aggredire, imporre la propria freschezza e la voglia di surclassare, correndo e saltando gli avversari, alla fine del primo quarto è stata messa all’angolo da una Montepaschi ai limiti della perfezione soprattutto sul proprio lato difensivo del campo.
Ma dicevamo che ci sono note liete anche per la Virtus al suono della sirena finale perchè questa squadra ha carattere, non si abbatte, lotta e sgomita come da tempo non si vedeva ed è da quì che si dovrà ripartire se si vorrà portare a casa qualche vittoria da questo mini-terribile ciclo iniziato oggi e che vedrà per l’Urbe, nell’ordine, Venezia e Bologna in trasferta per poi ricevere la Varese-ciclone di questo inizio di Torneo.
Le note liete? Nello specifico un Taylor sempre più maturo, capace di leggere che da fuori oggi per Roma non era aria e da innescare quindi non solo l’MVP romano della serata, Sua Maesta Zompante, al secolo Gani Lawal che ha firmato questa sera il suo carrier high con ben 19 punti e 21 di valutazione ma in grado di mettere in ritmo tutti i suoi compagni. Una prova da 12 punti, 17 di valutazione e ben 7 assist ma, ripetiamo, la sensazione positiva di aver visto un’altra prova di rilievo dopo le ultime due contro Caserta e Cremona. Eppoi un Lorant deciso, nel momento dell’acqua alta senese è stato lui a cercare falli e canestri, ad indicare la via, a far restare Roma a galla, solo 6 punti a referto ma tanta energia fisica e mentale.
Le note meno liete sono due: la ri-scomparsa dal campo e dalle rotazioni di Jones e Dagunduro. Il primo colleziona 3 perse in 11 minuti di gioco per una valutazione finale pari a “zero” mentre la guardia nigeriana gioca meno, solo 6 minuti e 45″ per prendere solo virgole nel suo tabellino ed un triste -1 di valutazione. Se anche queste due risorse si tirano indietro, allora si fa veramente ardua la vittoria e non solo stasera.
Andiamo alla cronaca.
Primo periodo, Banchi spariglia il mazzo di carte con fiducia a Ress come centro, poi Janning, Moss e “Air Georgia” Sanikidze con il solito Brown a giostrare il pallone, a referto non va Ortner; Calvani no, quintetto classico con Taylor play, Goss guardia e Lawal centro più Datome e Czyz. Scintille proprio fra Czyz e Sanikidze, ne vedremo delle belle tra loro ma purtroppo per il polacco di Roma sarà un primo tempo da incubo. Goss stasera morde in difesa ed anche Taylor nelle prime battute sembra più disposto al sacrificio contro Brown ma sarà solo un lampo nella notte. Ma l’inizio è tutto dello Spitfire Mensanino: dopo l’effimero 2-0 di Lawal, è un 3/3 dalla lunga ed al 3° il punteggio dice 5-9 per gli ospiti anche perché Roma fa carne da macello sotto il ferro avversario, sbagliando di tutto e di più. Datome al 4° si becca anche il secondo fallo e Janning ancora dalla lunga fa 5-12. Calvani chiama tempo, concessi anche qualche rimbalzo d’attacco di troppo ai verdi di toscana. Roma si dispone a zona e recupera palla, spara anche Goss da tre e fa 2/2, 8-12 al 5°. Entra Jones per Lawal, un po’ confusionario in attacco mentre Sanikidze in contropiede porta i suoi sull’8-14. Roma cerca il ferro e Siena chiude bene, è una lotta aspra. Poi Czyz prende due volte il rimbalzo in attacco ma non converte, non viene fischiato nulla contro Ress e Sanikidze in difesa e Calvani si becca il tecnico perché invece viene sanzionato il polacco per passi. E Brown punisce la Virtus, un solo libero dalla lunetta ma una tripla nel possesso successivo, 10-20 al 7°. Roma sbanda, è nervosa, Siena è molto ben reattiva nel chiudere gli spazi e questo produce errori su errori anche per Datome ed il solito Czyz. Sanikidze dalla lunetta da il massimo vantaggio ai campioni d’Italia, 10-22 e dopo un libero di Goss (miglior marcatore con 9 degli 11 punti di Roma a questo punto), Kangur spara da tre, 11-25 al 9° e rimane così al suono della prima sirena. Roma con troppi errori da sotto, Siena letale dalla lunga ed attentissima in difesa, non sta andando come previsto se non fosse che nessuno avrebbe previsto un primo periodo così incolore nel pitturato dai ragazzi di Calvani.
Secondo periodo, Calvani conferma D’Ercole e Dagunduro con Lorant e Taylor, ossigeno per gli altri, Banchi fa lo stesso premiando Kangur, Hackett ed ecco Kasun. Moss, sempre da tre, 11-28 all’11°, è già finita per Roma? L’ACEA ci prova, gol di Lorant, 13-28 ma Kasun rimette subito le cose a posto, seguito da Brown, 13-32. Niente, Roma è groggy, reagisce solo di nervi e non di testa con un Moss, per niente impietosito, che la rimette sempre dall’angolo, 13-35 al 13°. Sembra finita, Calvani tempo e si riparte. Datome sbaglia e Lawal corregge, c’è vita su Marte ma ci vorrebbe un proseguimento di gara semi-perfetto per la Virtus contro questa Siena stellare. Lorant suona la carica, forse il meno atteso da la sveglia ai suoi mentre Lawal fa uno su due dalla lunetta, un suo classico ma subito dopo un’azione non proprio sfavorevole al Montepaschi (Carraretto “frana” su Datome senza essere sanzionato), schiaccia con rabbia nel cotone avversario, 20-35 al 16°. Banchi chiama tempo, non vuole correre rischi. E Taylor ruba palla ad Hackett , 22-35 il pubblico si riscalda ma poi l’ex di Pesaro si fa perdonare con l’aiuto di Lawal che stoppa un pallone in parabola discendente. Roma ora difende ma Siena allarga il campo con sapienza costringendo gli avversari a sforzi immani per recuperare sulla minaccia della solita tripla potenzialmente a segno. A testimoniare le difficoltà offensive di Roma, con palloni che non ne vogliono sapere d’entrare, Datome segna i primi suoi punti al 17° dalla linea dei liberi, 25-41. Zone press ancora per l’ACEA ma Siena tiene bene il confronto, è reattiva eppoi tiene sempre al millimetro in difesa, forse anche con contatti al limite. Czyz non ne mette dentro una questa sera (0/7 nel pitturato), e subito dopo 0/2 anche dai liberi (alla sirena avrà un surreale -5 di valutazione), incredibile ma quella dei liberi è una vera condanna per la Virtus, non stupisce più di tanto. Finisce il secondo periodo su di un tentativo di Goss da tre che si spegne sul ferro senese. Due frazioni di gioco che nessuno avrebbe potuto prevedere così “squilibrate” ma si sapeva che Siena avrebbe bombardato dalla lunga, Roma ha difeso malino dal perimetro ed ha anche le cifre contro: 26% da due ed appena il 29% dalla lunga per un mortificante 26% dalla linea della carità; Siena invece risponde con il 53% nell’arco e con il 40% da fuori l’arco, colpisce la predominanza ai rimbalzi dei romani, 24 a 20 ma il punteggio è e rimane impietoso per i padroni di casa, quasi annichilita come il numeroso pubblico accorso nonostante la diretta televisiva.
Terza frazione, riuscirà Roma a ricucire lo strappo almeno di 8-10 punti per tentate l’aggancio nel quarto conclusivo? Calvani per tentare l’impresa rimette lo stesso startin’ five di partenza con Jones al posto del frastornato Czyz, idem fa Banchi. I primi due attacchi di Roma non fanno presagire nulla di buono, Datome sbaglia da sotto e Goss spara al limte dei 24” senza segnare…Ress invece affonda la bimane, 27-45. Datome questa sera fa una fatica incredibile anche da tre ma Roma non molla, alleyoop di Lawal su assit di Taylor ma sul ribaltamento, Brown fa 2/2 dai liberi e subito dopo, servito da Ress, imita Lawal, 29-49: di nuovo +20. Taylor to Lawal come Stockton to Malone, due punti sicuri ma un certo David Moss decide che si va sul +21 al 24°, 31-52. Gioco da tre per Taylor che, notiziona, mette dentro anche il libero aggiuntivo, 34-52. Roma prova ad alzare la voce in difesa ma i rimbalzi lunghi questa sera son tutti di verde vestiti. D’ercole rileva un Taylor un po’ in debito d’ossigeno. La Virtus s’aggrappa a Lawal che fa addirittura un coast-to-coast e la mette dentro, 36-52 e dopo che Brown fa fallo in attacco, Banchi decide di chiamare tempo, e se Roma s’accendesse? Al rientro in campo ci prova da fuori Taylor, rimesso al posto di Goss ma è un Moss stellare che da tre ricaccia indietro le speranze dei padroni di casa. D’Ercole lo copia, 38-55 e dopo si rivede Datome in lunetta, 2/2 e Roma va sul 40-55. Kasun schiaccia nel tentativo, mal riuscito, di zone press virtussina. Siena controlla ma Banchi decide di ridare fiato all’ACEA, tecnico per lui e prima Datome dai liberi e dopo il solito schiaccione di Lawal ridà speranze a Roma, 44-57 al 28°. E sempre Lawal al volo da sotto, 44-57. Ora ci crede anche il pubblico, è veramente una bolgia il Pala Tiziano ed un bel recupero di Datome consente a Taylor un altro gioco da tre che il rookie americano che converte, Roma è finalmente di nuovo sotto la cifra secca di distacco 49-57. L’ACEA s’è desta, pazzesco e Brown dai liberi sbaglia anche un tiro. Quarto fallo di Lawal, il secondo fischiato in attacco, tegola per Roma e Kasun schiaccia, 49-60 e finisce così, con Roma che fa suonare l’elettrocardiogramma, c’è ancora partita al Pala Tiziano.
Janning ed Hackett assieme a Carraretto a menare le danze, Lorant rileva Lawal con 4 falli a carico. Siena però non attacca bene, Roma sporca le linee di passaggio adesso e si dispone a zona anche lei. Taylor la mette dalla lunga, 52-60 al 32°, di nuovo la bolgia al Pala Tiziano ma ci pensa “Air Georgia”, recupera un’entrata errata di Hackett che però si becca il tecnico annullando di fatto la prodezza del compagno. Datome fa 2/2, ora si lotta allo spasimo su ogni possesso forse più di prima! Ma il Capitano risponde presente quando serve, sua la bomba che ridà coraggio all’ACEA, 57-62 e subito dopo Lawal la rimette dentro con l’assistenza di Taylor, 59-62, incredibile! Ma a confermare l’andamento schizofrenico del match, Lawal si fa beccare con il quinto fallo. Ress va in lunetta, freddissimo, 59.64 e subito dopo compie un autentico miracolo su Lorant, stoppandolo ad un millimetro dal ferro. Datome, 61-65, Roma non molla ma Ress è uno della vecchia guardia, tripla 61-67 mentre Czyz, finalmente, la mette dentro per la prima volta. 63-67. Datome sfiora la tripla, ormai si gioca in apnea….Czyz si procura un fallo ma non mette dentro il primo, 64-67 al 36°. Brown si mette in proprio ma ora c’è una partita, almeno. Taylor ci riprova da tre senza gran convinzione e sulla sfera recuperata, Goss deraglia in entrata. Brown dalla lunetta, 64-71 Quinto fallo per Ress, ottimo questa sera, poi fallo in attacco per Czyz, “caduto” nella trappola di Sanikidze. Janning va di tripla, 64-74 e la gara si chiude, finalmente, per gli ospiti ma non senza aver tremato con Moss che ribadisce, sempre con il marchio di fabbrica di questa Siena 2012-13, cioè dalla lunga. Finisce 70-81 per i Campioni d’Italia che han tremato solo nel quarto finale ma onore ai giovani leoni virtussini.
Sala Stampa
Banchi
Sono soddisfatto, una prova di grande carattere e di grande forza contro una squadra difficile, molto difficile da battere in casa. Abbiamo fatto progressi sia a Prokom che oggi ma oggi volevamo toglierci dalle spalle la sconfitta subita in casa, la settimana scorsa, contro Milano e ci siamo riusciti. Non è un facile come momento, abbiamo degli handicap ma stiamo rispondendo bene, abbiamo imposto la gara sin da subito e dopo, grazie anche ai grossi meriti di Roma che ci ha sempre creduto, abbiamo subito la rimonta che in questo avvio di stagione abbiamo quasi sempre subito. Stavolta abbiamo reagito bene e sono contento di questo. Plaudo tutti i miei ragazzi, giocano a ritmi difficile e lavorano duramente, sono certo che ci toglieremo grandi soddisfazioni, un cenno speciale però a Thomas e David, mi hanno dato stasera quel qualcosa che non possono darmi spesso perchè sono umani, non alieni, eppure stasera ci sono riusciti, specialmente Thomas che poi ha pagato l’esplosività di Lawal ma bravi lo stesso. Sono anche contento di Hackett ma domani gli parlo a quattr’occhi, quel tecnico che ha preso è stato sciocco, non degno di un bravo giocatore e di un potenziale campione come è, avrebbe potuto costarci, domani gli parlo in privata sede ma con la massima serenità, tutti possiamo sbagliare ma sono anche certo che, siccome è molto intelligente, avrà già capito.
Calvani
Complimenti a Siena, ci ha messo subito in grande difficoltà e noi ci siamo persi nelle nostre ansie per cercare di recuperare il gap del primo quarto. Peccato, dopo il primo periodo abbiamo giocato a testa alta contro di loro, non brillando per tutta il resto della gara ma dando anche spettacolo in certi momenti. Ma sono soddisfatto, non contento come potete ben capire, avremmo dovuto evitare di farci mettere nell’angolo ma, ripeto, una squadra così forte anche di testa ha avuto il sopravvento su di Noi. Ma abbiamo reagito con slancio, con vigore e con forza e peccato perchè avremmo potuto farcela alla fine. Perso Lawal per cinque falli, due dei quali non ho proprio capito ma sulla base del metro usato dalla terna arbitrale sino a quel momento, abbiamo subito il contraccolpo in una serata in cui abbiamo tirato non in base alle nostre abitudini e quindi sfruttavamo la sua forza, il suo atletismo per cercare il canestro con continuità. Ok, giriamo pagine e guardiamo avanti ma se penso al fatto che questa estate ci davano per spacciati, se ripenso che per merito di Toti e di Alberani siam riusciti a mettere in piedi questa squadra che ha lottato come da tempo non si vedeva, beh……Non sono contento ma sono orgoglioso di questi ragazzi.
ACEA Virtus Roma – Montepaschi Siena 70-81
Parziali: 11-25; 16-18; 22-17; 21-21
Progressione: 11-25; 27-43; 49-60; 70-81
MVP: Brown come numeri ma la coppia Ress-Moss ha messo il sigillo sulla sfida. Per Roma ottimo Lawal ma ingenuo sui 5 falli.
WVP: Per Roma Dagunduro e Jones, quasi non pervenuti, per Siena Carraretto fa 14 minuti senza far nulla, -3 di valutazione.
Fabrizio Noto/FRED